Nella VP sta per esplodere la questione AI.
Sapete che non sono mai stato dogmatico sull'editing. E' lavoro anche quello e per me l'importante è essere trasparenti col pubblico nel comunicare come è stata ottenuta un'immagine.
Ma far processare una foto a un'AI non è editing. E non è neanche la versione evoluta dei filtri tipo Canvas. L'AI ti ricrea proprio la foto. Presente i ritratti ganzi sulla base dei selfie zozzi? E' come se l'AI ti facesse la foto vera sulla base di uno storyboard, o il dipinto sulla base di uno schizzo.
Qualcuno indica l'utilizzo di AI, altri no. A pubblico, algoritmo e publisher poco interessa. Vedono l'immagine patinata e cuorano/retwittano.
In VP il grosso del lavoro è passare al setaccio un gioco prima di trovare quei rarissimi spot in cui asset e luce di gioco si armonizzano creando terreno fertile per uno scatto valido. Usando l'AI, questo non serve più. Basta comporre l'immagine e a luce/colore ci pensa l'algoritmo. Poi la foto appare molto più dipinto/cartoon, ma partendo da un videogioco, tanti non se ne accorgeranno e per altrettanti sembrerà un valore aggiunto.
Il mondo della fotografia professionale avrà a sua volta difficoltà a gestire il fenomeno. La VP, semplicemente, non lo farà. La VP vive di social e ha già dimostrato di non avere anticorpi contro le insidie degli algoritmi, delle interazioni fasulle, delle penalità insipiegabili, delle community autoreferenziali. Personalmente, ho rinunciato da tempo a districarmi in questo scenario, ma d'ora in poi la giungla sarà ancora più fitta, la qualità più disconosciuta e l'autenticità più penalizzata.