Cose molto brutte e cattive che neanche Dan
Ariandel, an ApologyIl level design presenta inizialmente 2 aree aperte, che solitamente nei Souls detesto. Eppure qui mi son piaciutissime per 2 motivi:
1. Non sono comunque dispersive
2. Sono aperte per ospitare battaglie con nemici che utilizzano tattiche di squadra. I discendenti del sangue di lupo attaccano in gruppo, differenziando tra chi mena, chi brucia e chi bersaglia da lontano. I lupi si richiamano tra loro e praticano l'accerchiamento, il tutto in una zona comunque fitta di alberi che consentono sia fughe che gestione tattica dello scontro creandosi dei ripari. Infine, i vichingoni tank con lupo al seguito e cecchino da in cima alla torre sono forse il mob che più mi ha fatto male di tutto il gioco. Anche qui, pattern e moveset magnifici in ambientazione sapientemente punteggiata di rovine che offrono ripari. Tra cui ancora gli alberi,di cui però alcuni finti, cioè, vivi. Magnifico.
Quanto agli oggetti. Caspita, in cima alla torre, alla base del torrione di Priscilla, in fondo alla strada dalla parte opposta al Campione nel letto di ghiaccio. Nei dlc tanti oggetti si trovano un po' in mezzo alla strada, ma caspita se Ariandel invoglia a scoprirne ogni anfratto.
Il borgo per me è in assoluto il più credibile e realistico della serie, battendo di misura anche l'Undead Burg di DaS1. E anche qui bellissimi i cavalieri corvidi che uccidono la loro stessa gente che tenta di liberare la pittrice.
Quanto al singolo edificio, la Chiesa per me è stupenda, nel contrasto tra la bellezza da cartolina che ostenta a prima vista e il sotterraneo Bloodborniano che cela. Molto bella anche la biblioteca e il modo in cui è pluricollegata al bosco sovrastante. Quello sì un bel bosco con morfologia e wave di nemici interessanti, non i corrispettivi di DaS2 e Bloodborne.
Ciliegina sulla torta, i set di Vinhelm, Gael, di vichinghi e sangue di lupo esuli.
Tre sole cose non mi son piaciute:
1. il campione. Bello scontro, lupo fantastico e diversissimo da Sif. Ma non mi piacciono i boss con fattezze di NPC.
2. L'ultimissima fase della bossfight obbligatoria.
3. Ennesima porcata di fan-service con tomba pseudo-Artorias buttata lì tanto per.
Nel complesso resta di un'organicità, di un piacere dell'esplorazione e della battaglia (provate a falciare 3 lupi alla volta con spadone e Special Art in hyper armor), di un'amara poesia, di una complementarietà narrativa al resto del gioco (il vero mondo si sta spegnendo, molti si rifugiano nel dipinto che invece si riaccenderà, metafora sia del valore dell'arte, sia dell'alienazione di chi gioca).
Ringed City è bellissimo e sontuoso, ma non ha la stessa rotondità.
Già il gioco stand-alone era maestoso, ma con i dlc DaS3 offre una qualità e una quantità che in questa gen non hanno proprio termini di paragone.