invece sembra che ti si stia raccondando "solo" una splendida epopea di morte/i
Ci puoi vedere dentro molto nei vari pezzetti,c'è tanta umanità,tanta voglia di essere vivi e vi è molta difficoltà nell'esserlo.
Sembra quasi che la morte sia il viatico per una vera libertà personale.Chi dipinge,chi sogna di volare,chi si sente libero facendo il ribelle,chi si chiude in un mondo lontano,chi trova se stesso nelle armi e nella caccia (buuuuu),chi muore quando è ancora infante e "puro"
L'unica che trova la sua libertà a lungo è chi la trova nella famiglia,la nonna.Difatti,quando l'unione viene meno lei muore subito.Ma dopo non molto muore anche la madre di Edith,perchè quella famiglia l'ha ripudiata.Notare come muoia "semplicemente" per malattia.In modo banale.
Cosa ci vogliono dire?Che si muore uguale?Che tanto vale allora scegliere di andarsene seguendo la propria libertà personale,fosse pure subendo il contrappasso di andarsene presto?
O non ci vuol dire nulla?
Perchè un po' è anche possibile.
Il grande tema di questa famiglia strana che muore,la relazione con la casa,le case,un'apparente maledizione...alla fine è tutto un po' buttato li,un po' tutto lasciato a se stesso.
Forse è vero che non dare risposte aiuta a mantenere alto il livello di surreale che circonda il tutto,ma fa pure un po' pigro,soprattutto davanti al coraggio dimostrato in tutto il gioco.
Ecco:sebbene possa capire la fine,la trovo poco coraggiosa e facile,e mi va un po' ad invalidare tutto il viaggio,mi toglie dei significati,mi fa pensare che ne ho dati più io di quanto ne abbiano voluti dare loro,anche se probabilmente non è così.
dai...basta pippone

Di certo è un gioco che fa pensare