Scusa, è tardi e non riesco a connettere, non ho capito se stai suggerendo che Nintendo e Amazon dovrebbero utilizzare le infrastrutture di Google stipulando accordi che di fatto farebbero perdere identità e potere ai partner e spingerebbero ulteriormente Big G.
No, sto dicendo che Nintendo, non Amazon, dovrebbe almeno costruire i suoi servizi sfruttando la presenza di quelli di Google.
Da qui in avanti un IMHO grosso come una casa per ogni affermazione.
La perdita di identità non è assolutamente un fatto, anzi, diverse società hanno beneficiato a gradi diversi dall'allealanza con Google e rilanciato la loro immagine: Samsung, Xiaomi, Hwawei, LG, Motorola, Nvidia, per citarne solo alcune note in occidente, con le ultime 3 che si sono limitate a proporre prodotti basati sostanzialmente su Android stock, ma che hanno saputo differenziarsi per la capacità di offirre servizi o funzionalità uniche. La sola ad avere veramente beneficiato dall'esclusione di Google è stata Amazon che, appunto, ha risorse e infrastrutture assolutamente inarrivabili per Nintendo, oppure quelle società che si muovono in contesti in cui Google non è ancora presente, come la Cina.
Anzi, Google sarebbe l'unico, tra tutti i grandi colossi dei sistemi operativi, che avrebbe tutto l'interesse a far mantenere a Nintendo la propria identità. Google è la sola a proporre il suo sistema operativo come base in grado di consentire ad altre società di creare i propri prodotti e servizi. Certo, lo fa soprattutto per spingere il proprio ecosistema, ma Google sta bene attenta a lasciare ai suoi partner un ampio margine di controllo dei propri prodotti. Google è l'unica a non essersi messa in competizione nel mercato dei videogiochi. La sua filosofia è evidente dal modo in cui propone i Nexus: non hardware pensati per rivaleggiare con i partner che producono hardware con Android, ma strumenti di riferimento, spesso a bassso costo, per sé e gli sviluppatori. Una volta immesso il nuovo 'reference', Google aspetta che qualcuno lo modifichi per lanciare il prodotto giusto in grado di scuotere il mercato. Lo scorso autunno è nata Android TV, una variante di Android che è in attesa del suo Motorola Droid, prima (e che forse è già arrivato con Shield), ma soprattutto del suo Galaxy S2. Se non sarà Nintendo, per quanto mi riguarda sono sicuro che sarà qualcun altro a farlo, forse persino Samsung.
Gli altri colossi, invece, sono tutti in competizione o attrito con il mercato di Nintendo. Non parliamo di Microsoft che è sua nemica diretta, ma Amazon e persino Apple hanno stretto accordi per ottenere giochi in esclusiva, diventando di fatto dei competitor di Nintendo. Se Nintendo oggi naviga in cattive acque, una responsabilità a mio avviso non indifferente va al fatto che Apple le ha soffiato molto di quel mercato casual che oggi si diverte con iPhone e iPad. E quello di cui Nintendo ha bisogno sono proprio le infrastrutture che questi colossi sono in grado di offrire. Prima o poi un'alleanza con qualcuno di questi dovrà farla, o si ritroverà ad arrancare in un mercato sempre più basato sugli ecosistemi e l'unificazione di dispositivi e servizi, fino a crollare rovinosamente. Pensare di continuare a correre da sola è pura follia.
Nintendo non lascerebbe in mano a Google la benchè minima parte del suo core business, anche perchè Google mica supporterebbe la rivale aggratis.
Nintendo non deve lasciare niente in mano a Google. Quello che non dovrebbe fare, se decide di adottare Android, è escluderla.
I benefici per Nintendo arriverebbero comunque, dal momento che la piattaforma sarebbe simile e le conversioni facilitate.
Non sarebbero gli stessi benefici, solo una minima parte e sostanzialmente ininfluenti. Quello di cui Nintendo ha bisogno non sono conversioni facilitate da Android. Quello di cui Nintendo ha bisogno sono le infrastrutture legate ad Android. Di lanciare NX con compatibilità nativa per i vari Half Life, Doom 3, R-Type, Broken Sword, Sky Force, Jetpack Joyride, Tallowmere, JuJu, Beat Buggy Racing, Machinarium, la serie Final Fantasy, Metal Slug, Deus Ex, Frozen Synapse, Soul Calibur, Limbo ecc. ecc. dal D1 su tutti i suoi dispositivi. Di avere una ricerca vocale di livello. Di avere servizi cloud evoluti e sincronizzati con quelli più diffusi del web. Di poter offrire funzionalità broadcast e streaming all'avanguardia. Di un sistema operativo flessibile capace di espandersi su ogni tipo di device esistente su cui proporre i propri capolavori senza dover ogni volta ricominciare da zero. Soprattutto, per quello che mi riguarda, ha bisogno di mettersi alla guida di un mercato che, ora come ora, offre tutti gli ingredienti per avviare la prossima rivoluzione videoludica, ma aspetta lo chef che sappia amalgamarli.
Il successo di Google è la simbiosi Android-Smartphone, è un sistema che alimenta se stesso, non c'è spazio per nessun altro se non per raccogliere le briciole. I competitor devono trovare nuovi spazi.
Nintendo è una società che produce videogiochi e gli hardware ad esso legati. In quanto tale, Nintendo non è e non sarebbe un competitor di Google. Quello che incredibilmente molti stanno proponendo è, invece, di farcela diventare. Di farla diventare una nuova entità che operi anche (ma per vincere questo 'anche' dovrebbe necessariamente diventare un 'soprattutto') nell'ambito del software e dei servizi, come Microsoft. Anche adottando un fork di Android... in bocca al lupo.
La fetta di guadagni è enorme, difficile che Amazon voglia condividerla con Google, lo stesso vale per Nintendo ma anche per qualunque altro competitor, incluso Samsung che da anni sta cercando invano una alternativa ad Android.
Qui penso di non dover commentare ulteriormente, visto che ho abbondamente specificato che non ho mai nemmeno suggerito un'allenza tra Google e Amazon.