Se Eurogamer ci ha azzeccato, scordatevi un dock che aumenta la potenza, non è da Nintendo perché è comunque un fattore che complica l'esperienza.
Vedetela piuttosto come la nuova portatile che sostituisce il 3DS. A quel punto la riserva di potenza sarebbe pure troppa.
So che mi odierete per questo, ma quello che rende ciechi molti qui dentro è proprio questo sguardo rivolto al passato "Nintendo ha sempre fatto...", "Nintendo non ha mai fatto...".
Quella che Nintendo sta preparando è la rinascita verso un futuro fatto di ecosistemi ubiqui, internet superveloce ovunque, hardware modulari, e microeconomie all'interno nei mondi videoludici che potranno allungare la vita di un videogioco di anni. Niente di quello che ci ha portato fin qui ci può aiutare a disegnare questo futuro, né potrebbe salvare Nintendo.
Se l'obiettivo è questo, la soluzione proposta è -come al solito per N- farraginosa.
La strada corretta, snella, vincente, universale è quella tentata in precedenza da Gaikai (prima dell'acquisizione di Sony).
Il problema è che i tempi non sono maturi, se ne riparla tra 10 anni.
Sta roba del l'accrocchio, del'ibrido, della dock, delle frequenze, di qualsiasi cosa sia, magari funzionerà anche eh commercialmente (ha funzionato Wii... voglio dire), ma se l'obiettivo è cercare di svincolarsi dall'hw... attraverso l'hw rimane una stronzata galattica.
L'informatica tutta sta tendendo alla virtualizzazione (per gli amici: Cloud). Qualasi altra roba è obsoleta per definizione, fino a prova contraria.