Autore Topic: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?  (Letto 30072 volte)

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Offline MaxxLegend

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #15 il: 10 Feb 2015, 19:18 »
Panda, fammi capire una cosa. Metti che oggi ti compri un libro, non so, Le Belle Avventure di Sarcazzo. L'anno prossimo esce una nuova edizione con una copertina nuova e 5 capitoli inediti. Te vai dal libraio a lagnarti che lo compri solo se ti fa il 70% di sconto? Il libraio giustamente ti manda a cagare. Certo potrebbe essere una bella offerta, ma DEVE farlo? Col cazzo.

Stessa cosa se fosse un ristorante. Vai a mangiarci oggi. Ci torni domani ma hanno lo stesso menù, però con un dessert extra. Te mangi di nuovo e gli chiedi di pagare solo il dessert?

Siamo OT comunque, volevo solo dire che i video giocatori son tutti nel giusto con i soldi degli altri.
Fermo restando che il publisher/autore ha il pieno diritto di scegliere se proporre la sua opera a prezzo pieno o scontato,
il problema per me non si pone: se uno se ne esce con lo stesso prodotto che ho già + X extra (magari non fatti dall'autore originale) se lo può anche tenere, stica dello sconto o meno..  :P
Se si tratta di qualcosa che non ho invece, è un incentivo ad acquistarlo. Ma non nel caso specifico per motivi che ho già espresso nel thread apposito.
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Offline Panda Vassili

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #16 il: 10 Feb 2015, 21:47 »
Panda, fammi capire una cosa. Metti che oggi ti compri un libro, non so, Le Belle Avventure di Sarcazzo. L'anno prossimo esce una nuova edizione con una copertina nuova e 5 capitoli inediti. Te vai dal libraio a lagnarti che lo compri solo se ti fa il 70% di sconto? Il libraio giustamente ti manda a cagare. Certo potrebbe essere una bella offerta, ma DEVE farlo? Col cazzo.

Stessa cosa se fosse un ristorante. Vai a mangiarci oggi. Ci torni domani ma hanno lo stesso menù, però con un dessert extra. Te mangi di nuovo e gli chiedi di pagare solo il dessert?

Siamo OT comunque, volevo solo dire che i videogiocatori son tutti nel giusto con i soldi degli altri.

evito la banale obiezione del fatto che stiamo parlando di beni digitali e non di beni materiali come nel caso del libro, in cui l'interesse del consumatore acquirente può nascere proprio dal package, come nei bluray edizione speciali di sarcazzo...PS: in effetti una riedizione potrebbe essere associata alla stessa idea di libro di tolkien con copertina e illustrazioni faighe, non ci avevo pensato. X°D

Detto questo, ho riletto il tweet e non mi sembra un utente che pretende ma un utente che avrebbe acquistato quel gioco a quelle condizioni, che non è che siano proprio irragionevoli, stiamo parlando dell'utente che ha acquistato il gioco su ps3 più tutte le espansioni, che non so quante siano ma uno sconto ci può stare.

Ovviamente ci mancherebbe sul fatto che ogni software house può fare il caspio che gli pare, ma in caso di vendite non esaltanti secondo me è più giusto leggere il mercato diversamente e non prendersela con il destino cinico e baro, also known as Plus, Humble Bundle e gratuitume assortito.

E questo perché comunque ci sono i giochi che vendono comunque nonostante tutto ciò, ora siamo in ambito playstation e non sono preparato, ma in ambito PC ci sono tanti post mortem di sviluppatori che probabilmente già conoscerai e che dicono di come essere finiti dentro un bundle ha giovato tantissimo alle vendite(soprattutto per la visibilità), anche post bundle.

Il problema principe è la visibilità oggi, o no?
Switch sarà la console casalinga mobile più potente in circolazione. Statece.

Offline Floyd

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #17 il: 10 Feb 2015, 22:06 »
Non capisco che cosa ci sia di strano che gran parte del pubblico non voglia pagare o pagare poco giochi indie che non hanno dietro brand e marketing forti. Quando l'utente medio sborsa 60 euro per the last of us,  non ha comprato "un gioco" , ha comprato il "è fatto da quelli di uncharted" e "ho visto la pubblicità in giro nel sito / tv / youtuber / quello che è, e "somiglia tanto al serial tv di turno, videogiochi oscar-worthy, etc etc".

Qua invece si chiede all'utente medio console, che vuole giochi AAA che sfruttano la loro console, di sborsare 15 euro o 10 euro o quello che sono per una moltitudine di titoli che non conosce e che non presentano solitamente alcuna facile attrattiva. Quando usciva braid, gli indie erano pochi, erano una novità per il pubblico e c'era scarsa concorrenza, e solitamente uscivano prima su console. Gli indie sono e rimaranno qualcosa per pochi e i successi rari, esattamente come nel succede nel cinema che per una produzione indipendente ha successo ce ne sono altre 20 che vengono guardate solo dagli hipster.

Offline Nihilizem

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #18 il: 10 Feb 2015, 22:16 »
Aggiungo, Transistor ha venduto 1/6 di Bastion. Per alcuni è un gioco inferiore, io l'ho trovato fondamentalmente equivalente. Che venda UN SESTO (certo, in meno tempo) a me sembra però preoccupante. Semplicemente son cambiati i tempi.
Transistor ha, secondo gli stessi sviluppatori venduto in un periodo di tempo equivalente più di quanto avesse fatto Bastion a suo tempo.
La tua premessa da questo punto di vista è imho fallata. Bastion ha venduto ovviamente di più perché ha avuto quattro anni per farlo, e molte più piattaforme.
Non mi sembra un buon esempio del fatto che il Plus significa il fallimento automatico degli Indie, almeno su console.

Facendo qualche altro esempio di indies su PS4, Octodad ha venduto ad ora un terzo delle copie totali su PS4 nonostante sia uscito mesi e mesi dopo l'uscita PC, su una base installata molto più ridotta. Towerfall Ascension aveva secondo gli sviluppatori venduto più su PS4 che su PC (per tacer di Ouya). E lo sviluppatore di Retro City Rampage aveva a sua volta affermato come su Vita avesse venduto il numero maggiore di copie (escludendo quelle date via col Plus).

Insomma, non vedo motivi per allarmismi. Questo non significa che qualsiasi titolo avrà successo, ma questo prescinde dallo status del gioco. Combatto però l'idea che l'esistenza del Plus di per sé significhi un flop annunciato. Se veramente a qualcuno interessa un titolo, lo prenderà appena può. Se è disposto ad aspettare un tempo indefinito nella fumosa speranza che il gioco diventi "gratis" allora significa semplicemente che non era poi così interessato. Questo sentimento può essere più predominante per un titolo indie che per un titolo tripla A (per motivi che francamente non comprendo pienamente), ma bon.
Aspettare che un titolo arrivi sul Plus non è diverso da quel che si faceva, e si fa tutt'ora, dell'aspettare che arrivi un prezzaccio, e alcuni saranno più "vocali" di altri nell'esprimere questo sentimento, ma questo non lo rende universale.
Ma devo ancora vedere dati concreti sul fatto che il Plus questo incida negativamente sulle vendite, in generale.
Preciso che mi riferisco principalmente all'ambito Plus visto che è appunto quello che conosco di più. Altri come Panda sono più ferrati in altri ambiti.
« Ultima modifica: 11 Feb 2015, 00:16 da Nihilizem »
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Offline Wis

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #19 il: 10 Feb 2015, 22:24 »
E' ovviamente sbagliato pretendere uno sconto, ma è anche intelligente da parte di chi produce un gioco inventarsi mercato dove normalmente non ci sarebbe. Nella fattispecie dubito che Stardust sia indirizzato verso chi ha giocato 23489 ore il primo e ha comprato tutti i DLC, visto che è per gran parte lo stesso gioco con pochissime differenze (peraltro, forse, discutibili). E' su un'altra console ed è costato dei soldi, ok, ma se vuoi che ricompro la stessa roba dammi un incentivo per farlo.
Il messaggio del tizio era più o meno questo. E' un diritto venderlo a prezzo pieno come è un diritto non comprarlo. Uno a uno e palla al centro, ma da un pareggio del genere non ci guadagna nessuno.
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Offline Panda Vassili

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #20 il: 10 Feb 2015, 22:34 »
E' ovviamente sbagliato pretendere uno sconto, ma è anche intelligente da parte di chi produce un gioco inventarsi mercato dove normalmente non ci sarebbe. Nella fattispecie dubito che Stardust sia indirizzato verso chi ha giocato 23489 ore il primo e ha comprato tutti i DLC, visto che è per gran parte lo stesso gioco con pochissime differenze (peraltro, forse, discutibili). E' su un'altra console ed è costato dei soldi, ok, ma se vuoi che ricompro la stessa roba dammi un incentivo per farlo.
Il messaggio del tizio era più o meno questo. E' un diritto venderlo a prezzo pieno come è un diritto non comprarlo. Uno a uno e palla al centro, ma da un pareggio del genere non ci guadagna nessuno.

esatto, concetto molto condivisibile.
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Offline Filo

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #21 il: 10 Feb 2015, 23:10 »
Sconti fortissimi, bundle convenienti, megaoffertone, gioconi cestonizzati "questo l'ho preso solo perché vale  3 volte tanto", fregare il GS grazie alle loro politiche senza senso eccetera eccetera = backlog infinito, passi più tempo a star dietro a tutta questa roba che a giocare, poi stai nei forum di videogiochi a parlare di... boh

Parecchi videogiocatori devono rendersi conto che A) non hanno più voglia di giocare o fondamentalmente non l'hanno mai avuta e sono/sono diventati solo dei collezionisti/commercianti e B) non per questo i giochilli devono essere regalati, visto il lavoro che c'è dietro, costi di distribuzione, marketing ecc.

Ah e dimenticavo quelli "ho trovato il gioco X a soli 20 euro ne compro tre e ne rivendo due" (ammetto che a volte lo faccio anche io, ma io i soldi non li ho davvero, sapete com'è quando uno non lavora... :D)
« Ultima modifica: 10 Feb 2015, 23:27 da Filo »
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Offline babaz

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #22 il: 10 Feb 2015, 23:30 »
Che centra, Filo.
Fare i trick é parte del divertimento, una sorta di metagame :)

Offline Filo

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #23 il: 10 Feb 2015, 23:32 »
Agli inizi sì, poi diventa IL divertimento. Spesso, non sempre. Nessuno si senta chiamato in causa, parlo così in linea generale. :educated:
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Offline Panda Vassili

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #24 il: 10 Feb 2015, 23:32 »
i videogiocatori è vero che sono sempre in aumento, ma l'utenza "core" grossomodo resta sempre la stessa numericamente parlando.

A me sembra che il mercato regga benone a parte i tripla A, ricordavo appunto i numeri di octodad



Un gioco con un metacritic basso, copertura mediatica decente ma non certamente sovraesposto, 460 mila copie vendute per 5 milioni, a fronte di un investimento di 500k. In media 10 dollari a copia che mi sembrano pure tanto onestamente, visto che il gioco su PC è stato a 3 4 dollari più volte.

In ogni caso, in una situazione ipotetica di octodad venduto a 4 dollari a copia, con 500k di costi, sarebbero bastate 150 mila copie vendute per andare sopra e avere pure un margine di profitto per iniziare a produrre un altro gioco.

Ovvio che non tutti gli indie fanno 150 mila copie, anzi tutt'altro, ho recensito giochi che, stando alle charts steam, avevano giocato nelle ultime 24 ore 3 persone in tutto il mondo. Però la quantità di giochi e la qualità è veramente alta ormai, per fare numeri non basta essere un buon gioco, bisogna avere qualcosa in più.

Se non hai qualcosa in più, finisci negli humble bundle presto  :-*
« Ultima modifica: 11 Feb 2015, 00:08 da Panda Vassili »
Switch sarà la console casalinga mobile più potente in circolazione. Statece.

Offline The Benso

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #25 il: 10 Feb 2015, 23:44 »
Ma questo è un atteggiamento sbagliato dell'utente, mica un errore di chi ti regala il gioco.
Se una persona per apprezzare un gioco deve spenderci per forza 60 euro (ma anche fossero solo 60cent) è sbagliata la persona, non il gioco.

Scusa, non capisco il senso di questa risposta, visto che è esattamente quello che ho scritto io.
O forse ho scritto da qualche parte che è colpa del PS+?

Lo ribadivo ^_^

Offline The Benso

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #26 il: 10 Feb 2015, 23:48 »
Sconti fortissimi, bundle convenienti, megaoffertone, gioconi cestonizzati "questo l'ho preso solo perché vale  3 volte tanto", fregare il GS grazie alle loro politiche senza senso eccetera eccetera = backlog infinito, passi più tempo a star dietro a tutta questa roba che a giocare, poi stai nei forum di videogiochi a parlare di... boh

Parecchi videogiocatori devono rendersi conto che A) non hanno più voglia di giocare o fondamentalmente non l'hanno mai avuta e sono/sono diventati solo dei collezionisti/commercianti e B) non per questo i giochilli devono essere regalati, visto il lavoro che c'è dietro, costi di distribuzione, marketing ecc.

Ah e dimenticavo quelli "ho trovato il gioco X a soli 20 euro ne compro tre e ne rivendo due" (ammetto che a volte lo faccio anche io, ma io i soldi non li ho davvero, sapete com'è quando uno non lavora... :D)

Eh, ok, questo è tutto molto vero.

Ma
a) non è necessariamente un male
b) non influisce necessariamente sulla fruizione di un gioco specifico

Offline Andrea_23

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #27 il: 11 Feb 2015, 00:01 »
Tutto molto giusto e bello, ma mi inquieta che nessuno fino ad ora abbia sottolineato che i giochi del PS+ sono noleggiati, non regalati.

Inoltre... gli indie scontati non fanno altro che assumere il prezzo che è percepito come corretto.
Su Steam, sappiate, è lo sviluppatore a decretare i termini di questo aspetto.
La concorrenza è spietata? Deal with it.
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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #28 il: 11 Feb 2015, 03:44 »
Il discorso è molto interessante. Fondamentalmente sono d'accordo con Gatsu, anche se con riserva, che nasce dal fatto, già ribadito nel topic apposito, che, ad oggi, il plus è percepito dalla maggior parte dei videogiocatori come "caccio sti 50 euro per giocare online", non - come L'amico o Kabuto di turno - "aspetto che il 90% dei giochi che mi interessano escano lì, non li devo pagare una mazza". Io stesso che compro di tutto, compro fisico, in dd solo se indispensabile (ossia giochi che escono solo là o che hanno un differenza di prezzo abissale, tipo Walking Dead season 1 a 10 euro vs 40 boxata).
Fatta questa premessa, che Transistor sia regalato, costi 20 euro o 5, non frega una mazza quasi a nessuno, è indie, di nicchia. Al massimo può essere un danno per i programmatori, ma se fanno l'accordo per farlo uscire sul plus si saranno fatti i loro conti (non so come funziona, sinceramente, ma presumo non ci vadano troppo a perdere). Oppure, come nel caso di Apotheon, esce gratis per farsi conoscere, e poi puntare a qualcosa di più grande dopo. Magari anche un buon passaparola può aiutare le vendite se il gioco si dimostra valido per chi l'ha provato. Resogun e Outlast sono stati bei giochi, uscirono gratis, sono stati consigliati da chi li ha presi e sono stati comprati. Magari Apotheon si dimostra valido e in futuro venderà benino col passaparola.

Il vero problema piuttosto è quando annunci che usciranno giochi mesi dopo. Già c'è chi aspetta mesi per (non) acquistare un gioco con la speranza che esca gratis, poi lo annunci pure (come per Infamous FL e Swapper) e proprio blocchi le vendite, o quasi. Quello non ha molto senso, non so come gli sia uscito, forse sempre perchè avranno considerato che lo spingere a fare il plus per quei mesi sia un guadagno maggiore di comprare i singoli giochi annunciati. Boh.
Fatto sta che Transistor, su consiglio di Nihizilem, con il quale posso non concordare qualche giudizio ma che leggo sempre con piacere, l'avrei comprato al primo sconticino sui 13-15 euro, regalandomelo ora si sono giocati i miei soldi. Però è stato un caso. Swapper pure aspettavo uno sconto a 13, ma hanno annunciato che usciva e ho aspettato. Per il resto Oddworld l'ho comprato a 10, Game of Thrones a 15 la season, Wolf idem ai suoi tempi, WD 1 e 2 lo stesso, Valiant Hearts, idem, e così tanti altri. Conscio che prima o poi usciranno sul plus, o che il mese dopo potevano costare meno. In altre parole: compro al prezzo che mi sta bene, ma non pretendo che mi siano regalati.

Il problema, cmq, è che il discorso di Gatsu lo si può fare anche per i giochi retail, mica solo quelli digitali. Così come là si aspetta lo sconto o il regalo sul plus, per il gioco retail si aspetta l'abbattimento del prezzo o il "cestone a 10 euro". Il risultato è simile. Si trascurano bei giochi, dai Vanquish ai New Order, dai Bulletstorm agli Evil Within, dagli Spec Ops ai Bayonetta e il risultato è che i seguiti (o altri giochi di quelle software house) ce li ficchiamo in quel posto. Nel senso che o non usciranno mai, o usciranno dopo anni e anni di sviluppo travagliato, o su console anomale o altro sempre di negativo.
E' ovvio che non puoi costringere la gente a comprare il gioco a 70 euro o 25 in dd, però non lamentiamoci se decidendo di aspettare il gioco a 10 euro o l'indie regalato poi i bei giochi non escono più o faticano ad uscire. Quando leggo, sempre più spesso, di gente che vuole aspettare di pagare 10/15 euro giochi fantastici che valgono più del 75% di tutto il resto che sta là fuori, veramente mi si stringe il petto.  :no:
Ma questo sembra che non sarà più un problema, e qui devo arrivare a quotare anche Filo, che giustamente e tristemente dice:

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Leggi i forum e un terzo della gente (mi tengo basso) passa a smerdare qualsiasi gioco venga annunciato. Se è una nuova ip è merda al 90% (vedi Order, Evolve, Dying Light, ecc tranne i giochi fatti da studi intoccabili, tipo Bloodborne, per eredità dei Souls), se è un reboot/remastered/remake al 99% (vedi su tutti Dmc citato che è invece un altro bel gioco criticato senza manco essere provato dall' 80% dell'utenza, e mi sono tenuto basso anche qua), se è un sequel dipende da quanto sono piaciuti i precedenti, ma neanche, visto che si spala tranquillamente sui Batman, Uncharted, e compagnia bella.
Un altro terzo aspetta il su citato "cestone a 10 euro" o plus.
L'ultimo terzo aspetta trepidante i giochi e li compra.
La situazione è spesso quindi desolante.
Questo però sui forum, dove appunto c'è gente che passa più tempo a scrivere che a giocare (come dice Filo). Per fortuna (mia e dell'industria) lì fuori c'è ancora in giro tanta gente che gioca e basta, non si fa tutte ste seghe e compra. Compra i Fifa, i Gta, i Cod, i Wwe, Last of Us, Mario, Halo, e compagnia bella. Gioca, finisce, ricompra, colleziona e così via. Certo sono per lo più tripla A, ma pazienza, serve all'industria.

Purtroppo capisco Gatsu, lui lavorando - se ho capito bene - (solo?) sugli indie, si trova inevitabilmente invischiato nei forum e solo sul problema digitale, quindi non è salvato dalla massa "fisica" che compra ancora retail. Non c'è un Resogun boxato, non sta nei negozi a vedere cosa, come e quanto compra la gente, non li vende direttamente. Quindi capisco la sua incazzatura e desolazione. Però se non sta bene questa cosa dovrebbero essere i programmatori a non fare più accordi no? Cioè, se non va di lavorare "gratis" si cercano soluzione differenti. Ma qui non voglio entrare nel merito, ripeto che non so come funzionano sti meccanismi.

Infine anche l'affermazione "se è gratis è più facile stroncarlo" è triste e vera. Con le dovute eccezioni (Resogun, Outlast), se una cosa è gratuita viene trascurata di più e/o snobbata.
Se invece l'abbiamo pagata (non ovviamente due spicci, ma cifre importanti, dai 25 ai 70 euro), si cerca di approfondirlo di più per non sentirsi di aver buttato soldi. Mi regalano Apotheon, gioco un'ora, ah vabbè, cacca pupù disinstalliamo. Spendo 70 euro per un retail o 25 per un Transistor, beh, approfondiamone le meccaniche. Certo poi c'è chi compra magari un Cod o Fifa, e gli fa talmente cagare che il giorno dopo lo mette in vendita. Tutto può essere. Ma devono essere casi estremi, in genere non è così. ^^
Personalmente, ai tempi della psx e ps2 non riuscivo a stare dietro a tutto ciò che prendevo in versione verbatim, dalla 360 in poi ho dato più peso agli acquisti e giocato spolpando spesso quello comprato. Ho un backlog infinito, ma quello è appunto dovuto a tanti recuperi successivi di titoli secondari (che stanno là ancora ingiocati e che mai giocherò) e, manco a dirlo, alle offerte dd e al plus, che ogni volta mi fa aggiungere giochi che accumulo perchè gratis ma che stanno là ancora da scaricare. Un cane che si morde la coda, insomma.
« Ultima modifica: 11 Feb 2015, 03:58 da Devil May Cry »

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Re: Sconti e abbonamenti: quale danno per i videogiochi?
« Risposta #29 il: 11 Feb 2015, 03:49 »
Tutto molto giusto e bello, ma mi inquieta che nessuno fino ad ora abbia sottolineato che i giochi del PS+ sono noleggiati, non regalati.

Vabbè Andrea, è una precisazione un pò inutile. Tra gente che si fa l'annuale o giochi che si finiscono tranquillamente in poco tempo, davvero il problema del noleggiati/regalati non si pone proprio.
Raramente ho sentito di gente che non sia riuscita a finire Puppetteer, Swapper, Spec Ops e compagnia cantante perchè il plus era scaduto. Visto e considerato poi che basta rinnovare per riavere tutto.
Se l'osservazione deve essere fatta per screditare il servizio, direi che regge poco. Se poi voleva essere una innocua precisazione, ribadisco, c'è davvero poco da preoccuparsi.  :yes: