Premetto che ho amato BCS e la considero ancora un'ottima serie TV che anche io consiglio di vedere.
Detto questo...
Ho cominciato a guardare, quando usci', "Better Call Saul" per caso, semplicemente perche' avevo visto Breaking Bad (che comunque non considero di sicuro, come fanno invece molti, la serie migliore di sempre).
Pensavo l'avrei abbandonata visto che, secondo me, fare uno spin off da un personaggio ridicolo e caricaturale come Saul avrebbe prodotto qualcosa di inguardabile.
E invece... e invece no! Con mia somma e graditissima sorpresa si e' rivelata una serie splendida (decisamente migliore di BB) e il personaggio di Jimmy delineato in maniera formidabile.
Ho quindi seguito le varie stagioni con sempre piu' piacere.
Era ovvio che, avendo scelto di fare un prequel, la serie avrebbe avuto un finale alquanto obbligato, durante il quale quel personaggio sarebbe dovuto diventare la macchietta che era in BB.
Proprio pero' la capacita' di creare storie e personaggi, incluso il protagonista, decisamente accattivanti mi faceva sperare che l'obbligata trasformazione di Jimmy in Saul sarebbe stata all'altezza.
E invece no.
Altrettanto ovvio era che BCS dovesse ad un certo punto incontrare BB. Non so se il modo scelto dagli sceneggiatori per farlo fosse stato gia' deciso sin dall'inizio o se siano stati guidati, come spesso accade nelle serie di successo, dall'opinione del pubblico che tanti danni ha fatto e continua a fare.
Fatto sta che la prima stonatura forte della serie e' stata far comparire i cameo di White e Pinkman in un modo completamente pretestuoso e "precipitoso".
Ho avuto proprio l'impressione che gli sceneggiatori dicessero: "ed ora sti due dove cavolo li infiliamo?"
Del resto non era semplice ed un problema, una prima stonatura, era legata al passare del tempo (non solo hai una serie prequel che ti limita, ma se non sbaglio le 5 stagioni di BB, per il mcguffin del cancro forse, erano compresse in un paio di anni di storia) e con l'invecchiamento degli attori.
Gia' Mike, personaggio fantastico anche in BB, stava tirando troppo la corda costringendo un attore (bravissimo per carita') di oltre settant'anni a fare cose che il suo personaggio sulla carta piu' giovane richiedava.
Ma la comparsa di un Pinkman, che doveva essere il giovane di BB, e che invece appare talmente imbolsito dall'eta' e dal successo che hanno dovuto imbacuccarlo il piu' possibile, e' stata un momento che sicuramente i fan di BB attendevano da tempo ma che a me ha fatto suonare piu' di un campanello di allarme (ecco definita la svaccatura).
Pero' questa parte era in conto. Speravo avessero trovato modi migliori per risolvere la cosa, ma quando si raggiunge un livello alto e' difficile mantenere tale livello in maniera costante.
Purtroppo pero', come capita spesso, quando comincia la discesa certe volte e' difficile fermarsi.
Quando nella penutlima stagione si intravedeva il Saul che sarebbe stato, le cose erano state fatte in maniera egregia.
Ma nell'ultima stagione, quello che mi ha piu' deluso e' stato proprio il passaggio "finale" da Jimmy a Saul e le capriole dei protagonisti.
Poco prima Jimmy e Kim sono d'amore e d'accordo (anche se non si capisce bene perche' un personaggio "integro" come Kim abbia deciso di seguire, anzi alla fine di guidare lo "scherzo" a Howard Hamlin). Jimmy ha gia' assunto il nome di Saul, ha gia' la sua clientela "speciale", ma ecco che immediatamente dopo la morte di Lalo, quando Kim va a firmare il divorzio, Saul la accoglie in uno studio dove trionfa il Kitsch piu' estremo.
Si e' trasformato cosi' tanto per la morte di Hamlin? Ok ci puo' stare, facciamocela stare.
Ok la delusione d'amore, ok che Jimmy forse era sempre stato un Saul potenziale anche prima di diventare avvocato, come del resto diceva sempre suo fratello, ma forse gli arreddi di BB si potevano evitare, non era necessario pagare un pegno talmente alto che Kim stessa pare incredula di trovarsi in un posto cosi'.
Ma Kim? Kim ha anche lei la sua crisi di coscenza, ed e' ancora piu' giustificata la sua rinuncia ad esercitare come avvocato. Ma francamente la vita che fa e' quasi piu' caricaturale del personaggio di Saul di BB.
Le scene in cui ha a che fare con quello che forse e' il suo nuovo compagno, le sue amiche, il suo lavoro sono lo stereotipo dello stereotipo della donna frustrata (giustificabile se dovesse nascondersi da un qualche cartello e vivere in anonimato ma cosi' non e').
Insomma le cose devono precipitare per forza ma lo fanno in maniera cosi' scontata e banale e scadente che tutto quello che avviene dopo, con la ovvia "risalita" morale di Saul, mi ha deluso talmente tanto che quando arriva la guardia a dire a Saul "c'e' il tuo avvocato" pure mio figlio che ha 8 anni ha detto "ecco che arriva Kim".