Mi pare che l'articolo dipinga un quadro dove dalla scena indie starebbero nascendo delle vere e proprie aziende, capaci di buttare soldo discreto in un progetto e di fare le cose con mezzi professionali.
Whatever "indie" game you are working on, you are up against games that are being made with more people, who have more resources and who have 10000s of dollars (that's a low budget) to spend on advertising. They probably also have established networks and connections within the gaming media to push their game. Compared to all that, what do you have? Is your game really so great that it's going to beat those other games with all the money/time/work being spent on them?
Se davvero le cose sono come le dipinge lui, a me sembra una cosa positiva. Si parla spesso di una corsa sfrenata al budget infinito, giganti che investono solo su quei due/tre brand stranoti, morte del gioco a costo medio, fallimento di chiunque non giochi sul piano dei 200M di dollari... in questo scenario fosco la nascita di nuove aziende, capaci di fare giochi più economici e più coraggiosi, io la vedrei benissimo. Mi pare un'ottima prospettiva vedere una Yatch Club Games che vende un milione di copie di Shovel Knight, confeziona un prodotto con standard molto elevati, ha successo e diventa un'azienda vera e propria. I big non vogliono fare un gioco che non venda dieci milioni, anche se possono farlo e guadagnarci pure, perché preferiscono spendere risorse diversamente. Le aziende giovani potrebbero metterci una pezza.
Dispiace per il matto del garage, figuriamoci, fare la ricarichina Paypal a Notch e vedere la alpha di Minecraft esplodere è stata un'esperienza, tutti facciamo il tifo per queste cose. Però i giochi sono prodotti complessi, fatti con tante professionalità diverse. Non ci vedo niente di strano se il matto in cantina non riesce a competere con un'azienda di gente professionista, un videogioco non è un romanzo che si fa benissimo da soli.
Il problema IMHO è che queste novelle aziendine ricolme di professionalità e belle speranze, dovrebbero poter fare giochi e prezzarli come un prodotto buono, che costa dei soldi. Se invece vogliamo sempre tutto gratis, lo aspetto sul plus, sopra i tre euro mai, solo in bundle etc etc... allora non aspettiamoci che un prodotto buono possa sollevarsi dalla massa informe. Per me non sono i giochi ad essere troppi, è la gente che vuole spendere solo per gli AAA+++ e tutto il resto "sul plus". Esiste roba che vale più di niente ma non è GTA...
Quando compro mi piace pensare di trasmettere un messaggio: "Siete troppi anche solo per guardarvi tutti, però venti euro a UNO li lancio". Meglio che dare un centesimo a duecento persone, secondo me, almeno c'è uno studio che ha fatto una vera vendita.
Ho scritto questo post nei ritagli di tempo delle ultime tre ore, non so nemmeno più cosa contiene
vabbè.