La svolta con Abby. In tutto. Il concetto, gli eventi che la ricollegano a Joel, il rigiocarsi il finale del primo, la caratterizzazione tangibile del suo prima e dopo in un miliardo di dettagli, il fatto che puoi giocare a palla col cane, che puoi guardare il mondo dalla prospettiva sua e dei Firefly/WLF con tutte le sfumature del caso [anche lo sguardo differente su Seattle e la rivalità coi Serafiti], il cane accarezzatile, la balena nell'acquario, il cane a supporto, il PG con armi e un albero di abilità sue [senza peraltro troppa monnezza obbligatoria dedicata al Listen Mode, che solo per questo la rende già >>>>>>>>>>>>> Ellie].
Il tutto a seguito di una giornata con Ellie dove il gioco non ha sbagliato nulla. Il centro commerciale allagato dove prendi la barca, incredibile per level design e situazioni, i lampi, la barca e il nuovo passo con cui vivi questo mondo, il checkpoint coi Serafiti, i lampi, la boss fight col bloater nella sala giochi, la Uncharteddata in mare [che poi mi son perso, sono morto e, checkpoint, sono sulla riva che ce l'ho fatta, quando volevo riprovarci -_-], i lampi, il regolamento di conti con Owen e Mel. E quello che succede dopo, a teatro.
E, non ultimo, il montaggio e, again, la notevole maestria nel giocare con le tue aspettative, sia quelle ingenerate da trailer e dichiarazioni pre-lancio varie, sia quelle dal gioco stesso.
Per la serie: prendi la barca, pensi di essere arrivato una supposta seconda fase, che il gioco si normalizzerà attorno ad essa e invece.
Ma lo stesso succede anche con Abby quando Spoiler Giorno 1 Seattle...
...cerchi di raggiungere l'Acquario nella gloria dei sunhsaft, ti aspetti di dovere attraversare uno spaccato di città fino a guadagnarti la meta, come hai già fatto più di una volta, e invece.
Il tutto è arrivato al momento giusto, quando la struttura per quanto interessata da una crescita progressiva delle situazioni giocabili, cominciava a sapere di routine e la storia ad ammosciarsi [mamma mia, come ringrazio che non ci si sia ridotti a una lista di bersagli da ammazzare, con l'aiuto di Dina ed eventualmente Tommy e Jesse].
E dà nuovo slancio alla vicenda-tutta dato che ti mette addosso una gran fregola di sapere come cacchio andrà a finire tra le due protagoniste.
Abby, peraltro, personaggio splendido, sotto tantissimi punti di vista. A partire dal suo alzare il dito medio in direzione di certi facili stereotipi. E dal fatto che accontenta chi, bloccato nel 1964, sentiva eventualmente la mancanza di controllare un personaggio forte e prestante. Però, tié, è una donna.
E
che donna.