Che poi, @Ruko, era quello che cercavo di dire a proposito della sessualizzazione del corpo femminile - ma non solo - nei viggí (Quiet, Kojima pornografo etc.), Ma tu non sentivi ragioni.
Mmm...altro discorso con altre dinamiche, magari una volta lo riprendiamo nel topic delle donne nei videogiochi.
Quello che volevo dire è che l'imputata non è la "società dei cresciuti negli anni '80" ma la condizione umana da tipo sempre
Questo in assoluto è vero ma è abbastanza comprovato come la generazione cresciuta nel lasso di tempo dal 1975 fino a tutti gli anni 80 sia anche quella che ha potuto godere di un benessere economico di riflesso a causa dei genitori, unita alla trasformazione della società dei consumi e alle nuove tecnologie.
Effetti:
- Tempi di studio prolungato e senza fretta;
- Facoltà di studio più votate all'espressione di sé che all'effettiva necessità di trovare lavoro;
- Contingenze storiche derivate da determinati hobby individualisti e solitari (i videogiochi un certo tipo di musica più particolare e "personale" metal, rock ecc.), un industria del cinema che fa uscire molti film che sarebbero diventate icone popolari a chi affezionarsi.
- Condizione di benessere e tranquillità unite a mancato desiderio di responsabilità = meno figli, meno relazione interpersonali e più tempo libero.
E' come dice Gaissel, siamo quella generazione lì e già le cose sono cambiate, lo vedo in mio fratello e il fratello di Gladia, studio più focalizzato e desiderio di famiglia.
Io stessa, a 42 ho, come principali quesiti della settimana che verranno, se ho più voglia di iniziare un videogioco nuovo, oppure suonare la chitarra fino al sanguinamento delle dita oppure cazzeggiare in vari modi. Problemoni.
A 42 anni mia madre aveva già 3 figli e una famiglia da condurre.
E poi lo vedi, parliamo sempre degli stessi film, della stessa musica, degli stessi ricordi in un'adolescenza mentale che non è finita mai ma è aiutata dai soldi.
Questo si esplica in uno strisciante egoismo e ricerca del proprio soddisfacimento per cui ecco, anche il legittimo e presunto rinvio di un gioco del cazzo diventa motivo di discussione (ok, siamo in forum di vg quindi specializzato, concesso...) rispetto al giocattolino di cui ci hanno privato, mentre fuori il mondo patisce qualcosa che di solito vediamo solo nei film. Ci hanno narrata talmente tante volte la stessa cosa che ormai l'organo della realtà è assuefatto...
E sì, il collasso dell'immaginario, così presi dal fatto che crediamo di distinguere un fenomeno dall'altro (giustificazione psicologica) da non capire quando in realtà i fenomeni sono uguali.
Credo sia anaffettività sociale e infantilismo congenito per le cose che spiegavo poco su.
Ovviamente il tutto con le eccezioni del caso ma ecco, conosco la mia generazione, la vivo e so cosa sono diventata, per scelta o per sfortuna. O troppa fortuna.