Allora, vediamo, dopo un bel po’ di ascolti:
1) 72 Seasons: una delle canzoni migliori del disco. L’intro è quasi grezza, con una potenza sonora che fa capire il mood del disco. Quando entra il riff principale il ricorda va un po’ alla seconda parte di “A moth into the flame” ma un po’ più elaborata e il tiro è quello giusto. La strofa cantata è bella energica e il bridge con il mid-tempo che rallenta e appesantisce il riff è una figata da head banging, anche perché poi apre all’urlo del ritornello. Parte centrale ok e assolo non ispiratissimo che però ha almeno il pregio di armonizzarsi nella seconda parte e far uscire un po’ di melodia che avvolge la canzone di ironmaideniana grazia. Io avrei messo una parte arpeggiata alla Master of Puppets in mezzo per poi proseguire così com’è. In ogni caso un’ottima canzone, lunga e che non annoia.
2) Shadows Follow: oddio, questo è proprio lo stesso riff di “Here comes revenge”, solo asciugato e rallentato, non capisco come possa essere passata indenne una canzone così clone. Il pezzo non è male, soprattutto per le distorsioni pesanti e il cantato aggressivo, anche se quando James va di “breathing…seeecc.” mi si smosciano le palle, quando è troppo melodico per me si vedono i suoi limiti. Diciamo che una sufficienza la strappa soprattutto perché è bella ignorante come impatto.
3) Screaming Suicide: lo dico? Vabbè, lo dico: per me è la migliore del disco. Non sbaglia una nota, è tiratissima e c’ha un’aggressività che lega cantato e riff in una maniera eccezionale. La ripresa dalla cesura melodica del ritornello è di quelle che ti fa zompare sul divano e poi, dalla seconda parte della canzone, l’idea vincente è quella di aver conservato le note base del riff ma di averle dimezzate per aumentare l’effetto di velocità. Le partiture di Kirk non sono male, assolo abbastanza convenzionale che ha la fortuna di lanciare la parte finale della canzone con la riduzione alla batteria e poi la chiusura con le linee di testo. Testo che poi considero efficacissimo. Davvero ma davvero figa.
4) Sleepwalk my life away: a me pare la Enter Sandman dei poveri. La costruzione è quella, il riff la ricorda ma è tutto peggiorato e non ne bissa l’efficacia musicale, pur essendo un pezzo che non ho mai amato. Ha qualche guizzo qua e là ma in generale lo trovo un pezzo non molto riuscito nella costruzione dei vari segmenti. Quando James parte con “Should i fall, I fall down..."mi sento male.
5) You must burn!: l’idea era quella di fare una Sad But True 2023 ma l’unica cosa che le accomuna è la tristezza in effetti. Sto riff pesante che rallenta la canzone senza avere l’impatto del suo modello del BA a cui s’unisce un Lars senza brio che pesta un mid-tempo palloso e senza luce. Trujillo che canta in sottofondo boh, pare uno che parla con la testa nel cesso. A mio modo di vedere è una canzone che ricorda che le cose meno riuscite dell’album sopra citato e davvero andava tagliata come esperimento poco riuscito.
6) Lux Aeterna: vabbè, questa è una metallata alla Diamond Head talmente classica da essere esemplificativa di quello che è lo spirito del disco, anche se poi altre canzoni poi non lo fanno. Breve, senza fronzoli, bella veloce, certo qualcuno dovrebbe dire a James che Lux Aeterna è latino, il “LAX ITERNEAAAAAAAA!” all'americana fa ridere ma vabbè. Il cantato della strofa fa un po’ hair metal ma l’urlaccio del ritornello (che qualcuno che mi ha incrociata in macchina mi ha vista emulare con la bocca spalancata) è troppo liberatorio. Assolo demmerda ma pazienza, è una costante del disco. Bella comunque.
7) Crown of Barbed Wire: per me il pezzo peggiore di tutti. In minuti ti fa cresce ammorba le palle in un maniera che solo il peggiori pezzi di Reload hanno potuto e che in effetti ricorda in tutto e per tutto. Va bene l’hard rock blueseggiante ma davvero sto pezzo non ne azzecca una. Il riff è banale, James crede di essere Dickinson e si lancia in languidi ragli, l’assolo è spompatissimo e la canzone si trascina per lunghissimi minuti aggiuntivi senza un’idea piacevole o un guizzo che sia buono. Alla fine il problema è che si tratta di un pezzo assemblato con tre anime che non si parlano troppo tra di loro, struttura hard rock, cantato straniante e divagazione farraginose.
8 ) Chasing Light: Mmm…Di base è una variazione di Holier than you e il riff punteggiato a me fa impazzire. E’ carica, veloce e molto aggressiva e mi piace anche tanto il cantato “violento” di James. Peccato che il pezzo cincischi e non si limiti a riff e ritornello, mettendo pezzi di struttura interlocutori e non incisivi. Avrebbe dovuto e potuto essere più semplice e tirata perché di base il pezzo c’è ma l’effetto finale risulta annacquato e sprecato. Sintesi porca troia, e lo dice una a cui piacciono le canzoni lunghe.
9) If Darkness had a Son: la marcetta all’inizio è deprimente, poi quanto inizia il riff e le punteggiature di chitarre…Non so, per me funziona. E’ una canzone fosca e maligna, non appena Lars inizia a picchiare l’impatto è duro e ipnotico. Per me il pezzo è rovinato da 2 cose: il cantato del ritornello, che pare una canzoncina pop e il testo in generale, “i bathe in holy water” è di una stupidità enorme, così come “temptation is his father”. Alla fine è un pezzo con un andamento che mi piace, paradossalmente sarebbe stata un’ottima base per un pezzo strumentale, da articolare ovviamente.
10) Too Far Gone?: no, vabbè, questa è fighissima, ha in sé i riff migliori di Death Magnetic e si mantiene all’interno di un thrash ordinario ma piacevolmente classico. Dal secondo ritornello in po il riff si modifica per una sorprendente armonizzazione e anche le linee vocali si fanno più alte e aperte autorizzando esplosioni di sano entusiasmo canterino. Ottima.
11) Room of Mirrors: questa è strana. C’ha un inizio sullo stile di “IJFA” a cui s’accompagna una strofa cantata che sembra una cantilena ebraica che fa uno strano effetto. Successivamente ci sono 3 cambi di tempo e melodia tra bridge, pre-ritornello e ritornello e lì il pezzo mi pare confuso e pasticciato perdendo il grip con l’ascoltatore. La cosa strana? Che dal secondo ritornello in poi la canzone c’entra il miglior assolo del disco che poi viene ripreso in modo più ampio e strutturato. E la canzone termina così, con sensazioni miste. Non so, da risentire un altro po’ di volte per cercare/trovare la quadra. Se c’è.
12) Inamorata: i presupposti per il finale di merda c’erano tutti, titolo scemo e durata di quasi 12 minuti. E invece, come hanno avuto modo di scrivere in molti, è la sorpresa del disco. Ha una costruzione del pezzo così riuscita e progressiva che appena inizia poi la devi sentire fine al termine. Parte centrale che cita, come scelte e armonizzazioni, “To live is to die” e poi cresce fino a esplodere nel prefinale. Se proprio dovessi trovare il difetto, l’ultimo minuto con il controcanto a quel punto è ridondante perché il terzo ritornello è già passato ed esploso ma è un peccato veniale. Fantastica.
Bene, giudizio provvisoriamente definitivo:
- E’ un disco abbastanza thrash, a dispetto di quello che si sente in giro. Secondo me può sembrare eminentemente hard rock alla Load/Reload per un paio di pezzi ma per il resto la struttura delle canzoni è da NWOBHM. A confondere sono i suoni e la voce di James.
- Voce di James che è croce e delizia dell’album. Canta bene ma occasionalmente (Barbed, Had a Son, Sleepwalk) si lancia in ambiti che non si può permettere e rovina le canzoni. L’età è quella che è ma decisamente i pezzi migliori lo vedono più aggressivo.
- Sezione ritmica Robert/Lars semplice ma molto efficace, non ci sono virtuosissimi ma tutte le cosine sono a posto per ottenere l’effetto migliore con quello che si può fare. Mi piace molto come si senta il basso.
- Kirk invece è un problema, pentatonica e scale cromatiche piuttosto scontate e poco varie. Si può scambiare un assolo di un canzone per quello di un’altra. Funziona meglio quando armonizza con più libertà ma sono abbastanza certa che l’album da solista di qualche tempo fa fosse una sorta di risarcimento per quello che fa (e non fa) nei Metallica.
- Il problema è che si fregano con le loro mani…Ma dico, fai 8 pezzi no? I 4 singoli, più Inamorata/Too Far/Shadows Follow/ e una tra Chasing E Mirrors. Fai un disco più stringato, roccioso, senza troppe lungaggini e perfetto per i live. Che cazzo fai 12 pezzi di cui 3 insostenibili? Poteva venirne fuori un buon album, così invece è scisso in due…
Vabbè, proseguo con gli ascolti.