Autore Topic: #GamerGate  (Letto 17100 volte)

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Offline mog_tom

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Re: #GamerGate
« Risposta #15 il: 29 Set 2014, 08:53 »
Francamente trovo questa vicenda umanamente umiliante anche solo a sentirla vagamente nominare

 :-*
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline Nihilizem

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Re: #GamerGate
« Risposta #16 il: 16 Ott 2014, 22:22 »
Però UnNamed, stai attribuendo all'editoria un qualcosa che non sta portando avanti lei e che non nasce da lei.
Chi sta portando avanti tutto ciò ha poco o nulla a che fare con il giornalismo videoludico (che ha le sue mille colpe in altri ambiti), che anzi in questo caso è più presa di mira che altro.

Per quanto riguarda Sarkeesian, che in questa vicenda non c'entra fondamentalmente nulla e proprio per ciò dimostra che sta vicenda con l'etica nel giornalismo ha poco a che fare ma con l'anti-femminismo molto, dire che ha ricevuto finanziamenti sembra far passare l'idea che abbia ricevuto fondi europei o chissà che. Semplicemente si è presentata su Kickstarter come tanti altri, ha presentato il suo progetto, ha raccolto donazioni, e ora sta andando avanti col progetto promesso.
Imputargli che denuncia i problemi senza risolverli è meschino, a meno che l'idea sia una singola persona può da sola risolvere qualcosa di questa magnitudo. Il suo obiettivo era ed è esaminare la figura della donna nel medium videoludico, non è certo un politico che può legiferare in materia.
Denunciare un problema e spiegarne i contorni mi sembra un contributo assolutamente di pregio, sopratutto dal momento che c'è una quantità enorme di gente impegnata a tapparsi le orecchie e spergiurare che no, il problema non esiste.

Dire che gli giova lo status di vittima è invece assolutamente inqualificabile ed irrispettoso. Di lei, e delle persone che si trovano o si sono trovano oggetto di simili abusi.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Offline Wis

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Re: #GamerGate
« Risposta #17 il: 17 Ott 2014, 08:16 »
Ma tra l'altro ho letto che sono state diffuse foto private (molto private) di Zoe Quinn. Trovo che sia allucinante anche solo continuare a sostenere la linea del "è per principio" con evoluzioni del genere (non che non fosse allucinante già da prima).
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Offline UnNamed

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Re: #GamerGate
« Risposta #18 il: 17 Ott 2014, 17:24 »
Però UnNamed, stai attribuendo all'editoria un qualcosa che non sta portando avanti lei e che non nasce da lei.
Guarda, devo dirti in tutta sincerità che ho smesso di seguire la vicenda da tempo e quasi non mi ricordo nemmeno come iniziata. Ricordo però che la vicenda ha avuto seguito su più "fronti" riguardanti il giornalismo videoludico, ed è proseguita (e immagino stia proseguendo) con il giornalismo che cerca di fare analisi su se stesso. Di fatto tutta la discussione nasce perchè alla base si è fatto pessimo giornalismo, quindi qualuque tentativo di critica successiva mi sembra un po da facce da tolla.

Offline Nihilizem

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Re: #GamerGate
« Risposta #19 il: 17 Ott 2014, 18:18 »
Però UnNamed, stai attribuendo all'editoria un qualcosa che non sta portando avanti lei e che non nasce da lei.
Guarda, devo dirti in tutta sincerità che ho smesso di seguire la vicenda da tempo e quasi non mi ricordo nemmeno come iniziata. Ricordo però che la vicenda ha avuto seguito su più "fronti" riguardanti il giornalismo videoludico, ed è proseguita (e immagino stia proseguendo) con il giornalismo che cerca di fare analisi su se stesso. Di fatto tutta la discussione nasce perchè alla base si è fatto pessimo giornalismo, quindi qualuque tentativo di critica successiva mi sembra un po da facce da tolla.

Mi dispiace, ma hai frainteso tutta la vicenda.

La vicenda nasce perché il fidanzato o ex tale di Zoe Quinn pubblica su Internet un post o quel che è in cui denuncia che Quinn lo ha tradito, e fa i nomi tra gli altri di un giornalista di Kotaku.
Quella che dovrebbe essere una vicenda privata tra due privati viene spiattellata quindi in pubblico, ed una certa frangia di giocatori la prende come scusa per denunciare la "corruzione" dei giornalisti videoludici, parlando di commistioni tra giornalisti e sviluppatori indie e di conflitto di interesse, questo nonostante Kotaku abbia subito chiarito che il giornalista in questione non ha più parlato e scritto del gioco di Quinn (Depression Quest) dopo l'inizio della loro relazione.
Naturalmente questa precisazione non proprio ininfluente passa totalmente in secondo piano mentre si continua ad urlare allo scandalo e alla connivenza. Nasce quindi GamerGate, un sedicente movimento nato per denunciare uno scandalo inesistente e che nel frattempo non si fa problemi nel rovinare la vita di persone innocenti, speculare sulla vita private di persone che non c'entrano un cazzo, e già che ci sono rifilare qualche stoccata a chiunque si ponga il problema dell'anti-femminismo nel nostro medium.
E naturalmente, continuando ad insistere che la loro è una lotta contro la corruzione nel mondo del giornalismo (che in questa specifica faccenda non c'entra nulla).
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Offline UnNamed

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Re: #GamerGate
« Risposta #20 il: 18 Ott 2014, 11:29 »
Mi dispiace, ma hai frainteso tutta la vicenda.

Anche quello ( o forse è partito tutto da li, ma come ho detto ora non ricordo esattamente), ma la vicenda è stato un pretesto per far riemergere tutti i problemi che un certo "giornalismo videoludico" si porta dietro. 
L'articolo su Gamasutra, il rimbalzo mediatico di quello che non è notizia ma solo gossip, la vicenda Sarcazzian, le accuse al giornalista di Kotaku e successivamente a tutti i colleghi (di Kotaku e di altri siti) per come è stata portata avanti la questione, sono tutti elementi che partono da un problema di fondo, ovvero l'incapacità (in molti dei casi, non generalizziamo) del giornalismo videoludico di fare giornalismo. 

Si sta raccogliendo ciò che si è seminato, nonostante poi la vicenda sia degenerata, e le stesse persone responsabili di tale scempio fanno finta di nulla e anzi ci ricamano sopra.

Per certi versi la vicenda Gamergate mi ricorda quello che successe qualche anno fa con Gioventù Ribelle e Raul Carbone. Partendo da un articolo di inchiesta interessante (quello del Belli) si arrivò a far degenerare la notizia nel peggiore dei gossip. Dal più piccolo dei siti a quelli più importanti si cercava di trovare il marcio e il complotto con articoletti che pretendevano di avere uno stampo giornalistico ma che erano spazzatura allo stato puro. Il risultato fu che il 95% degli articoli sull'argomento mischiavano capre e cavoli, facevano interconnessioni assurde, cercavano il complotto a tutti i costi con il Carbone che improvvisamente diventare il colpevole di tutti i mali del mondo ( e infatti imho non fece poi così male a minacciare denunce a destra e a manca);

Offline Liulai

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Re: #GamerGate
« Risposta #21 il: 18 Ott 2014, 19:02 »
Da quello che ho capito, esiste sostanzialmente un gruppo di persone che sente la forte esigenza di identificarsi come "gamers", gente che ritiene di essere in credito nei confronti del mondo dei videogiochi in quanto praticante fin dai tempi in cui l'attività era fonte di prese in giro e atti di bullismo nei loro confronti. Una folta schiera di nerd, repressi, inevitabilmente misogini, che si sentono tremendamente attaccati e perseguitati da alcuni elementi del mondo del giornalismo videoludico e dalle nuove personalità emergenti del "videogioco etico", persone ritenute figlie di un'epoca recente in cui essere geek è la moda, e quindi "poser", non veri videogiocatori, che pretendono di stravolgere in un modo ritenuto sbagliato il mondo in cui sono tanto coinvolti emotivamente, Si sentono tagliati fuori ed estraniati, derisi, da quella che fino a poco fa era la loro nicchia, la loro unica possibilità di fuggire dalla realtà. Insomma, uno scontro a cui prima poi si sarebbe fatalmente arrivati, le fesserie da rotocalco spazzatura su Zoe Quinn e compagnia sono state solo un pretesto, chiaramente.
Sarebbe stato interessante (anche no) assistere ad un confronto civile tra le idee ragionevoli e meno estremiste dei due "schieramenti", ma i folli e intollerabili comportamenti di una parte dei GGers hanno essenzialmente regalato una supremazia morale e un piedistallo su cui erigersi a SJWs e soci, il che è stato tremendamente stupido.

Offline MaxxLegend

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Re: #GamerGate
« Risposta #22 il: 19 Ott 2014, 18:07 »
La vita è bella perché è avariata.
A mio parere da questa vicenda non ne esce bene NESSUNO, neanche le parti che si atteggiano a vittime.
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Offline Konron

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Re: #GamerGate
« Risposta #23 il: 19 Ott 2014, 20:15 »
Io ho la timeline twitter piena di questa storia-immondizia, che fastidio. No, non mi importa nulla di chi ha torto e chi ha ragione, non me ne frega niente e non difendo nessuno. E pure la Sarkeesian mi sta sulle palle.

Offline Big Deku

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Re: #GamerGate
« Risposta #24 il: 20 Ott 2014, 17:18 »
Segnalo questo articolo molto buono sul tema di Simone Tagliaferri
http://multiplayer.it/articoli/139234-gamergate-e-scoppiata-la-guerra-tra-i-videogiocatori.html
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Offline Account_191220

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Re: #GamerGate
« Risposta #25 il: 20 Ott 2014, 17:54 »
Ma quindi la cosa prosegue?
Io non seguo ili mondo dei vg così da vicino, quindi pensavo si fosse sgonfiata.
Che immensa sfiga pervade tutto ciò.
 :D

Offline Nihilizem

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Re: #GamerGate
« Risposta #26 il: 20 Ott 2014, 19:23 »
@UnNamed: Ripeto, e chiedo venia se insisto ottusamente su questo tasto, ma qui la questione del giornalismo, della sua o meno integrità o professionalità non c'entra assolutamente nulla.
Se le ultime settimane di abusi, insulti, minacce, merda buttata addosso a gente che non se lo meritava vengono da alcuni ricondotti ad ataviche colpe di giornalisti, sono tutte balle.

Non ho grande rispetto per i giornalisti videoludici, ma in questa vicenda non c'entrano nulla.
In tutto questo parlare, si tende a dimenticare (e parlo di chi sta dietro a questa merda) che la premessa iniziale di tutto il movimento, ovvero favori sessuali della Quinn per aggiudicarsi recensioni positive, si è rivelata assolutamente infondata. Un nulla di fatto, una palese fabbricazione.
Se GamerGate fosse composta da gente ragionevole riconoscerebbe ciò, e magari dopo essersi profusamente scusata passarebbe ad altro. Ma no; Visto che su Internet nessuno apparentemente può avere torto, si continua a tormentare una donna totalmente innocente di tutto ciò che gli viene rinfacciato, si tempestano di gravi minacce persone che in questo contesto hanno solo la sfortuna di cercare di portare avanti un certo discorso sgradito ai proponenti dello status-quo, ed in generale si sta portando avanti una campagna assolutamente delirante.
Vedi ad esempio Sarkeesian, con la quale si può essere o meno d'accordo, ma la cui unica colpa è di parlare di problemi di cui lei percepisce l'esistenza in questo medium, e per quello è diventato un bersaglio privilegiato.

Questa non è responsabilità dei giornalisti. E' responsabilità pura ed esclusiva della manica di imbecilli dietro GamerGate.

E mi da un enorme fastidio quando qui od altrove si ragiona di questa vicenda in particolare e di altre in generale sotto la lente del "Ah ma hanno tutti torto", "La verità sta nel mezzo", "Non ne escerà bene nessuno" yada yada.
No; La verità tra verità tra abusi, minacce e il pretendere che queste azioni cessino non sta nel mezzo.
Tra mandare minacce di morte ad Anita Sarkeesian e scrivere alla scuola dove deve tenere una conferenza minacciando una sparatoria e l'affermare invece il suo diritto alla parola, la verità non sta nel mezzo.
Ognuno è libero di non avere opinioni su questa faccenda, di disinteressarsi della cosa, ma trovo il ponzio-pilatesco mettersi in mezzo e affermare che si tratta di due estremismi a confronto sconfortante.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Offline Big Deku

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Re: #GamerGate
« Risposta #27 il: 20 Ott 2014, 19:50 »
   
E mi da un enorme fastidio quando qui od altrove si ragiona di questa vicenda in particolare e di altre in generale sotto la lente del "Ah ma hanno tutti torto", "La verità sta nel mezzo", "Non ne escerà bene nessuno" yada yada.
No; La verità tra verità tra abusi, minacce e il pretendere che queste azioni cessino non sta nel mezzo.
Tra mandare minacce di morte ad Anita Sarkeesian e scrivere alla scuola dove deve tenere una conferenza minacciando una sparatoria e l'affermare invece il suo diritto alla parola, la verità non sta nel mezzo.
Ognuno è libero di non avere opinioni su questa faccenda, di disinteressarsi della cosa, ma trovo il ponzio-pilatesco mettersi in mezzo e affermare che si tratta di due estremismi a confronto sconfortante.

Quoto al 100% faccio notare che si è creato l'effetto paradossale per il quale se uno ha qualcosa da opporre alle idee della sarkeesian (ad esempio), evita di esprimere questi pensieri per timore di essere accomunato a persone il cui comportamento evidentemente non può condividere né supportare in qualsiasi forma.
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Offline Nihilizem

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Re: #GamerGate
« Risposta #28 il: 20 Ott 2014, 20:00 »
Assolutamente. E voglio che sia chiaro che il mio pensiero non è che si debba acriticamente accettare ciò che la Sarkeesian dice.
Personalmente trovo i suoi discorsi sacrosanti, pur avendo da ridire su singoli elementi, ma è anche normale che altri possano non avere in nessun modo le stesse idee.
Tra quello e queste ultime imbarazzanti vicende, c'è un abisso.
E discorsi del tipo "Se l'è cercata" oppure "Fa la vittima" li trovo ingiustificabili.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Offline Liulai

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Re: #GamerGate
« Risposta #29 il: 20 Ott 2014, 20:43 »
Sono due fazioni che in un modo o nell'altro risultano ideologicamente opinabili ed estremiste, poi è chiaro che nel momento in cui una di queste reagisce in modo folle e irrazionale, arrivando a compiere azioni ingiustificabili, finisce per risultare oggettivamente peggiore, compromettendosi irrimediabilmente da tutti i punti di vista.
C'è una buona possibilità che gli autori delle minacce verso Sarkeesian e soci siano in realtà degli innocui sfigati che nella vita reale prendono le pizze anche dal proprio gatto, ciò non toglie che il subire un tale grado di vessazione e maltrattamento giustifica ampiamente il "fare le vittime".
Onestamente non ho idea di come si possa uscire dalla situazione.