Sì visto, Santa Monica e quindi si attende una ps4.
Il discorso per me è interessantissimo: come dici tu, il videogioco ha inciso la sua storia in elementi ben precisi che coinvolgono maschietà, testosterone, endorfina, meccanismo sforzo-ricompensa, eccetera.
E' un discorso che tira in ballo questioni filosofiche, psicologiche e sociologiche, e non può prescindere dal suo essere anche una disciplina agonistica, e in una certa misura rispondente ai meccanismi tipici della dipendenza, e quindi il suo essere una "droga".
Nintendo ha trovato la sua via, che a me però non soddisfa del tutto. Perché è un barcamenarsi tra due estremi che convivono, piuttosto che cercare una fusione nel mezzo.
I Souls vivono nell'estremo, e non dico di non aver apprezzato quel poco che ho provato. Tuttavia, chissà se lo stesso genere, con una componente forte di adattabilità al giocatore, non risplenderebbe ai suoi massimi...
Tu dici, c'è posto per tutte le sfumature, purche siano chiare a priori.
Io spero in un prossimo futuro di esperimenti radicali nell'altro senso. Ci voglia il tempo che ci vuole. La ricerca sull'intelligenza artificiale, con quello che sta facendo la Silicon Valley, mi sembra in una fase di crescita esponenziale vertiginosa.