Il semplice fatto che in una speedrun no-glitch, il primo elemento ludico che non sia “premi avanti” arrivi dopo circa 13 minuti, dovrebbe dire tutto sulle solidissime fondamenta ludiche di questo “gioco”.
E le cutscene non skippabili, ma Dio mio. Che oltretutto un gioco dove ho voglia di skipparle già alla terza non m’era mai capitato in tutta la vita. Di solito dico che non puoi giudicare un gioco in un’ora, ma in questo caso devo riconoscere che è possibile, eccome.
Che palle questo presente di “videoesperienze” a cui 20 anni fa qualcuno anelava come a un futuro radioso.