Ti ho voluto ascoltare e l'ho finito alla fine, in circa 8 ore, ho anche visto il documentario, quello mi è piaciuto tantissimo.
Tanta ricerca e tanto impegno, ma i risultati che hanno portato a casa pochini, mettiamola così. Ok, ossessione per i segni dettati dalla psicosi, ma la traduzione in videogioco per me è stata terribile, tanto che ho fatto solo ieri notte una sessione lunga, ma sostanzialmente beccavo una di quelle sezioni e spegnevo, che no, non avevo proprio voglia.
Molto bello un pezzo che riguarda i sensi, di nuovo terribile prima il pezzo con le maschere, in cui l'attività di avanti e indietro, con lei che cammina a 2, la patisci.
Ottimo l'audio direzionale, mentre alla fine, la questione tecnologica delle espressioni facciali, viene messa in mostra meno di quanto mi aspettassi, con lei in gioco che sostanzialmente non puoi mai guardare perché gira lo sguardo.
Bocciatissimi gli approfondimenti proposti in quel modo, infatti sul finire ne ho saltato qualcuno, tra l'altro si ripetevano pure.
La sintesi per me è :buone intenzioni, qualcosa di riuscito, ma la ciccia dell'esperienza mi ha devastato i coglioni.
Posso dirti che, a parte aver aver apprezzato che tu abbia seguito il mio consiglio, Hellblade è ancora nel limbo in cui versano il 90% dei giochi sottoposti a critica. Mi spiego.
Mediocre videogioco, grande esperienza globale.
La tendenza della recensione moderna non è quella di decostruire un titolo, in maniera specifica e contigua al mezzo (ovvero il videogioco) ma si ricondurre tutto, alla valutazione dell'impatto emozionale del gioco. E secondo me è un cortocircuito del pensiero.
Hellblade funziona eh, come esperienza è valida.
Come videogioco è abbastanza mediocre, senza scendere nei dettagli specifici, identificabili e lapalissiani del videogioco in questione. Certamente il collage funziona. Dura poco, è un gioco puntellato, senza fronzoli, quasi wagneriano, come lessi in una recensione.
È pomposo, gonfio e funziona eh. Su diversi aspetti è coraggioso.
Le rune che spiegano il folclore del gioco, sono una bella idea, le varie malattie mentali che appaiono sono rappresentate molto bene, e amplificano la sensazione di disagio anche del giocatore, l'audio acusmatico è una figata, e genera quel sotteso che, nel video del making-of ho trovato geniale (come realizzazione)
Elementi bandi come grafica, animazioni, sono valide, al solito.
Nel complesso, è stato un gran gioco.
Dura il giusto, non sbroda fuori, sta sul pezzo.
Come videogioco....meh. Si poteva unire meglio molti elementi, ma c'era il rischio di offrire un gioco che non enuncia, e Hellblade è essenzialmente quello. Bisogna davvero impegnarsi insomma, per non capire il tema del gioco, il disagio mentale, che è il leiv-movit dell'intera esperienza...