Scimmiottare il cinema è male, ma Abzù questo non lo fa. Al più potrebbe scimmiottare un documentario e nel suo essere immersivo rende giustizia alle sensazioni che vuole trasmettere: scoperta, pace, tranquiliità, meditazione.
Come al solito mi lascio trascinare dal flusso di pensieri e non contestualizzo, mentre scrivevo pensavo più che altro al nuovo corso preso dalle avventure grafiche nel periodo della 360/PS3, Telltale ed affini.
Abzu col cinema condivide quasi nulla ma:
Nuotare in Abzu è interattivo. Se stai fermo o premi solo avanti, o non vedi il gioco o vai a sbattere contro il primo muro^
Oltre al fatto che ci sono tante altre interazioni ambientali richieste e/o incentivate, che producono diversi risultati.
perdona me ma non sono d'accordo, non sarà cinematografico ma condivide gli aspetti più negativi dei giochi che ho citato.
Anche se è vero quello che tu dici alla fine rimangono azioni fini a se stesse (a che serve aggrapparsi sul dorso di un pesce?) e per quello che riguarda l'avanzamento nella storia si tratta sempre di interagire con pochi oggetti ben evidenziati.
Una scelta molto pigra che infatti è palese nei collezionabili messi perché si e buttati qua e la svogliatamente.
Alla fine è anche un non problema perché il mercato è talmente vario che offre una varietà per tutti i gusti e quindi ben vengano anche i videogame che focalizzano su altro piuttosto che sulle prestazioni, però che si faccia in modo almeno di aggiungere degli stimoli nel corso del giocato.
Non vado tanto lontano quando dico che se tieni in avanti la levetta lo finisci, però un merito glielo concedo, ha la capacità di dilatare il tempo, una sessione da due ore equivale ad una full immersion di cinque giorni.
Il punto non è l'interattività, che è l'elemento cardine del videogame rispetto agli altri media e siamo d'accordo, quanto la sfida, la difficoltà esecutiva, che può esserci oppure no, senza togliere un'oncia di bellezza all'opera in questione.
Cmq navigare in Abzu almeno inizialmente è un parto.