Autore Topic: [Cinema] Interstellar (Papà, perché mi hai dato un nome sfigato?)  (Letto 81872 volte)

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Offline babaz

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Babaz, contieniti, per cortesia.

comprendo.
faccio ammenda.
/OT

Offline Zel

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Solo per dirvi che finalmente e' uscita in europa l'ost di Interstellar, la stavo aspettando con ansia.
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Offline Dan

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Appunto, "gravità artificiale", ovvero la comprensione di come funzioni consente di crearla e manipolarla, sia per viaggiare che per vivere.
Se possedevano già quella tecnologia non avrebbe avuto senso andarsi a cercare chissà quale equazione per spostare tutte le persone su chissà quale pianeta a chissà quanti anni luce, che è lo stesso discorso che andare a pescare il senso della propria vita in chissà quali esplorazioni, o sperare di sopravvivere alla solitudine uccidendo i propri compagni di viaggio.
La risposta finale è che ce l'avevano sempre avuta sotto il naso, ma non volevano vederla (esemplificato dal continuo attribuire a certi segni tutti i significati possibili, anomalie, alieni, fantasmi...)
Mmm no, non è così. Nel film la forza centrifuga è già usata per simulare la gravità; non è niente di nuovo, anche nella cinematografia (vedi 2001). In Interstellar la stazione orbitante usa questa tecnologia e il centro NASA stesso è costruito con quella logica. Il problema, nel film, è come fare andare nello spazio queste strutture enormi, capaci di ospitare colonie intere di persone. Son due cose diverse.
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Hideo Kojima (1963-1998)

Offline Xibal

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Intendevo che la soluzione ad entrambe è la medesima (cioè usare la gravità e tutte le sue declinazioni), il film non mostra tutti i passaggi del viaggio dell'umanità verso la nuova casa, di come ci arrivano, di come traslocano ecc, ma con una immagine, i campi coltivati che una volta si perdevano all'orizzonte e che adesso si piegano lungo la curvatura della stazione, sintetizza il balzo ottenuto sfruttando quella rivelazione...
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
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Offline Dan

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Mah, insomma, non sono d'accordo. Il problema era come far sfuggire alla gravità terrestre quelle colonie gigantesche. Come è stato risolto nella pratica resta un mistero; tutto quello che viene mostrato è Murph che trova la formula matematica. La curvatura della colonia in sé mostra quello che sapevano già fare, non qualcosa che non avrebbero potuto fare senza la rivelazione ^_^'
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Hideo Kojima (1963-1998)

Offline Wis

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Offline Bilbo Baggins

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Interessante il recupero della recensione dell'epoca su 2001  :yes:
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Offline Cryu

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C'ha troppo ragione a proposito delle giacche di velluto ^^
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Offline Xibal

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Interessante il recupero della recensione dell'epoca su 2001  :yes:
E' praticamente la sintesi di quanto ci siamo detti fino a pochi post fa in questo stesso topic...
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
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Offline Bilbo Baggins

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E' praticamente la sintesi di quanto ci siamo detti fino a pochi post fa in questo stesso topic...

Ah boh: su sto topic son state dette tante di quelle cose che pure se postassi un estratto di fisica quantistica qualcuno mi direbbe che lo aveva già detto qualcun'altro  :D

Ho pure imparato cos'è un tesseratto  :yes:
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Offline Account_191220

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Trovo che abbia centrato nel segno quando sostiene che un certo pubblico si scagli con tanto livore contro Interstellar reo di aver osato di entrare in un territori che non gli era proprio e con i modi di un certo Kubrick.
Pare che il puntare in alto effettivamente infastidisca. Tanto che 2001:ONS è citato quasi sempre dai detrattori per dimostrare quanto Interstellar gli sia inferiore senza poter/voler ammettere che questo film abbia un'anima tutta propria e che aldilà dei gusti sia un prodotto confezionato in maniera mirabile, come non se ne vedono molti in giro, purtroppo (anche se l'anno scorso siamo stati graziati anche da Gravity) anche se non privo di difetti.
Insomma, pare che un film possa essere solo un capolavoro immortale oppure una merda abominevole, cosa piuttosto cmq nell'internet.
A me pare che invece abbiamo potuto godere di un film molto molto bello, oggettivamente, sotto tantissimi punti di vista.

Offline Kiavik

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No, è un articolo che dà davvero troppe cose per scontate, come questo passaggio che è palesemente una stronzata
Citazione
Perché un film, per potersi definire "impegnato", deve raccontare una storia "piccola", interpretata da personaggi "piccoli", nel trionfo di una retorica delle piccole cose (e dei buoni sentimenti). Raccontare grandi storie, dal respiro epico, attraverso una sceneggiatura forte, correndo persino il rischio di coinvolgere lo spettatore e magari di procurargli un certo godimento, è terribilmente mainstream e fuori dal circuito cosiddetto d'essai.

Nessuno critica Interstellar solo perché ha "osato" avvicinarsi a 2001, o perché ha "osato" raccontare una storia epica, chi pensa questo non c'ha capito veramente un cazzo.
Questo film lo si critica perché cerca palesemente di raggiungere le stesse vette ma fallisce sotto ogni punto di vista: dialoghi da imbecilli per spettatori imbecilli, personaggi incagabili che fanno stronzate a ripetizione, una sceneggiatura supercomplessa solo per far vedere che "abbiamo studiato", ingenuità un po' ovunque e una regia di una piattezza imbarazzante. E la cosa fa rabbia perché il soggetto aveva un enorme potenziale, se non fosse stato lasciato in mani da dilettanti.
Nolan dovrebbe semplicemente capire che "less is more". Non c'è bisogno di far spiegare al protagonista che quello è uno spazio a cinque dimensioni, non c'è bisogno di spiegare ripetutamente che la gravità è l'unica quantità invariabile, non c'è bisogno di spiegare apertamente che l'amore è una forza di attrazione sconosciuta e bla bla bla.
Insomma, non c'è bisogno di trattare lo spettatore come un completo imbecille, non c'è bisogno di coccolarlo e imboccargli ogni singola informazione per farlo sentire al sicuro. Se i Nolan fossero dei bravi sceneggiatori, tutte quelle belle cose le lascerebbero all'immaginazione dello spettatore, che è ciò che per definizione la fantascienza dovrebbe solleticare di più!
Pensate a quanto sarebbe stata più bella la scena nel buco nero se, invece di avere Matthew e il robot della Ikea che ci spiegavano tutto quel che accadeva, ci fosse stato il completo silenzio o una colonna sonora come questa (giusto per fare un esempio :P ).
È questo ciò che distingue i grandi registi da quelli mediocri: il coraggio di avere fiducia nelle capacità delle spettatore, di non offendere la sua intelligenza. Con Inception e Interstellar Nolan non ha fatto altro che offendere la mia intelligenza, ripetutamente. Non è una semplice questione di "film d'autore" e "film mainstream".

Offline Account_191220

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Nessuno critica Interstellar solo perché ha "osato" avvicinarsi a 2001, o perché ha "osato" raccontare una storia epica, chi pensa questo non c'ha capito veramente un cazzo.
Questo film lo si critica perché cerca palesemente di raggiungere le stesse vette ma fallisce sotto ogni punto di vista
Io non capirò un cazzo*, ma c'è una velata contraddizione.
È questo ciò che distingue i grandi registi da quelli mediocri
Esattamente quanto si diceva prima. Oramai o sei un grande regista o sei un mediocre.
L'internet.
 :D

*Complimenti eh?

Offline Seppia

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Si vede che sei mongoloide Kabuto
"Se vuoi lavorare con i piedi in mostra vai a vendere il cocco in spiaggia"
Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Lord Nexus

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@Kiavik: mi spiace che ti sei sentito trattato da imbecille dai Nolan e che ripetutamente abbiano insultato la tua intelligenza, non credo proprio sia stato una cosa fatta apposta. Probabilmente si scuserebbero ma non credo ti conoscano, a meno che non siano registrati a questo forum.
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