Si, ma il perdono non prevede di interrompere la missione per tornare a casa, e se il tuo scopo è quello non gli riveli le tue intenzioni nella speranza che decidano di mandare tutto a monte per farti un favore
Forse ti sei perso qualche dettaglio, perchè il film non parla assolutamente dell'amore melenso e sdolcinato che probabilmente hai inteso, ma lo declina alla luce delle recenti teorie fisiche e quantistiche.
Il tema portante della pellicola è la gravità, la quale può superare fisicamente le barriere imposte dallo spazio e dal tempo, una forza dunque ancora oggi "inspiegabile" capace di piegare la materia e di andare oltre le leggi conosciute.
Esattamente le definizioni che caratterizzano, in maniera romantica, il concetto di amore come sentimento, così come l'attrazione tra due persone, quel sentire che permane anche dopo la morte di qualcuno, oltre lo spazio e il tempo, non è che una attrazione gravitazionale tra i multiversi tangenti.
"L'amor che move il sole e l'altre stelle" non era, nella bocca di Dante Alighieri, una definizione cortese di sdilinquito indugiare sulle umane passioni, ma una conoscenza fisica che solo oggi recuperiamo col linguaggio che riteniamo, erroneamente, ad essa più appropriato, e che proprio per questo ci ha fatto commettere, e ci fa commettere, lo sbaglio "diabolico" (cioè che "divide") di scannarci tra scienza e fede, metafisica e fisica, che non sono che nomi dati a ciò che si conosce e ciò che ancora deve essere compreso.
Analogo discorso era presente, ad esempio, in Donnie Darko, dove la teoria dei wormhole veniva ancora una volta declinata sul rapporto tra le persone creando ponti di Einstein-Rosen tra i cuori dei protagonisti.
La cosa è molto più fine, complessa e assolutamente scientifica di come uno la vuole o comprensibilmente può vederla, ma allo stesso tempo mostra, con la forza delle emozioni che ha generato nel pubblico, che non sono dunque una roba astratta ma reale e fisica, quanto Nolan sia riuscito, non a chiacchiere ma letteralmente con la prova empirica, non già a raccontare una teoria, ma a trasmetterla direttamente al corpo e quindi alla materia che la teoria stessa governa, proprio come si faceva un tempo scolpendo i numeri apparentemente astratti nella geometria delle costruzioni, e nei cuori di chi aveva "orecchie per intendere" tramite l'Arte.