Visto!
E' al contempo a)un colabrodo malfermo e b)uno dei pochi spettacoli che ancora danno senso all'altrimenti insensata pratica di andare al cinema.
Credo che Nolan sia ad oggi l'unico regista ancora in grado, a questi livelli di budget e di ambizione, di vedere realizzata senza compromessi la sua visione delle cose.
Non posso spiegare quanto sia liberatoria la sensazione di affrontare una proiezione cinematografica di 3 ore sapendo (e confermando a visione conclusa) di essere sul punto di fruire di un'opera di ingegno compiuta, coerente, pensata per essere un film e nient'altro che un film, frutto incorrotto della visione artistica di un uomo, anziché dell'ineccepibilmente realizzato comma 7.49bis del business plan 2012/2022 della Marvel.
I plot hole e gli scivoloni (onnipresenti) di Interstellar tanto più lasciano interdetti, quanto siamo abituati alla sterile perfezione dei vari Iron Man, Avengers e Guardians of The Galaxy, ultimi capostipiti di una martellante sperimentazione darwiniana che sforna 20 prodotti all'anno. Tutti ormai con la giusta dose di action, la giusta dose di humour, la giusta dose di epica. Divertenti ma non troppo. Coinvolgenti ma non troppo. Seri (per forza, dopo Dark Knight...) ma non troppo. Cinema, ma non troppo.
E poi c'è Nolan, che vuole mettere in scena un'opera sul tutto. E spesso la cosa gli sfugge di mano. A volte, sembra il proverbiale elefante nella cristalleria. Ci sono talmente tante cose di Interstellar che avrei voluto vedere fatte diversamente, che potevano non essere incluse affatto, che avrei voluto ci fossero e non c'erano.
Ma sono andato al cinema a vedere un'opera fatta da un uomo che crede nel cinema.
Ne sono uscito con in mente scene memorabili, musiche memorabili (anche se il Philip Glass di Koyaanisqatsi dovrebbe fare due parole con il suo legale), spunti e suggestioni a sufficienza per serate e serate di chiacchiere con gli amici (quelli giusti).
Mi auguro rada al suolo il botteghino, per il bene del medium e di chi ancora lo ama.