Il VR ha senso se crea una nuova tipologia di giochi, un genere a se stante di esperienze virtuali in prima persona, che non siano limitate dallo sparacchio. La visuale in prima persona si sta evolvendo in forme diverse, dai puzzle (Portal, Anitchamber, The Unfinished Swan), ai giochi horror di scappare (Amnesia, Outlast, il nuovo Alien), a giochi "esplorativo-narrativi" (Gone Home, Dear Ester, The Stanley Parable), e altri ancora (Mirror's Edge, etc...). Viste le sperimentazioni in atto nella FPV, potrebbe in effetti essere il momento giusto per tirar fuori un visore VR.
Su PS4 il focus deve essere sul potenziamento di esperienze preesistenti a cui POI si possono legare alcuni esperimenti e simulazioni.
Nel momento in cui la vendono come simulatore di deltaplano, decretano il fail dell'aggeggio che entra a dirtitto nel parco stronzate simil Move/Kinect (un'esperienza una tantum).
Tutti i giochi in prima persona si avvantaggeranno molto di questa periferica e non c'è nessun bisogno per cui debbano essere diversi. Poi ovvio, gli sviluppatori prevederanno sequenza ad hoc per sfruttare la cosa (un nemico invisibile che ci gira intorno o robe simili).
Questo è il modo di massificare l'oggetto.
Se poi invece vogliamo venderlo in bundle con Antishamber e un Downhill Simulator, auguri.
Questo per quanto riguarda Morpheus su PS4.
Oculus è un'altro discorso.