In attesa di trovare la serata giusta con
The Impatient, ho provato un gioco VR di cui nessuno o quasi ha parlato. Si tratta del promettente
The Persistence.Si tratta, in soldoni, di un
Dead Space in salsa VR.
Abbastanza valido, impegnativo e sopratutto abbastanza inquietante.
La demo offre un breve scorcio di un gioco VR decisamente interessante, come prima cosa, l'ambientazione è una suggestiva stazione spaziale, con mappa che si autogenera in maniera completamente causale, il che garantisce una certa varietà. A volte saremo su un pianeta desertico, altre volte su un pianeta verde e lussureggiante.
Lo si potrà vedere da apposite finestre che fanno sembrare l'esperienza VR davvero coinvolgente.
Una fredda voce ci parla del nostro obiettivo primario: raggiungere una zona ed immettere un codice di sicurezza dentro un macchinario che sta rendendo instabile (da qui la titolazione: Persistenza).
A nostra disposizione, una sorta di stasi campo di forza che blocca i nemici, umani corrotti da qualcosa, il campo di forza si ricarica a fatica e ci permette di usare una sorta di pistola con elettro-shock. L'arma ha proiettili limitati, per cui l'uso corretto è fondamentale, per comprare armi aggiuntive bisogna spendere materiali raccolti nella stazione ed esplorare. La fuga è quasi impossibile. I controlli sono mappati molti bene.
Non sarebbe assolutamente un gioco interessante se venisse proposto nella sua versione canonica, ma con il VR...
Con il VR esplorare un condotto di areazione, che fa molto
Alien: Isolation, è fottutamente coinvolgente. Muoversi nella stazione spaziale e persino interagire con una doccia, o guardarsi attorno è dannatamente riuscito. Dopo pochi attimi, sei dentro un incubo sci-fi. E temi di non essere solo.
La grafica non permette ancora una immersione totale, dopotutto il PSVR pone qualche limite sulla risoluzione, ma il cervello viene ingannato dopo 3 minuti di gioco, a dir tanto.
Però immaginate un intero gioco completamente basato su aspetti come menu ed interfaccia in stile Dead Space, immaginate di vedere una mappa e quasi toccarla.
Impressionante. Sopratutto alcune armi che si possono costruire come sfere che generano uno sciame robotico che attacca le forme di umani corrotti. Il feeling è molto RE7, c'è sicuramente da lavorare su alcuni aspetti, ma ve lo confesso, se anziché "umani corrotti" mi fossi trovato necromorfi o una qualche aberrazione spaziale/aliena non sarei qui.