Autore Topic: [PS4] The Last Guardian  (Letto 364784 volte)

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Offline Laxus91

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4440 il: 09 Nov 2021, 14:54 »
Ah ecco, thanks!
Si alcuni ancora me li segnala a schermo (non sempre sempre) e sono azioni basilari

Offline Laxus91

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4441 il: 11 Nov 2021, 10:36 »
Finito, mi rendo conto di come possa esser considerato un nuovo classico, un titolo che al netto dei legittimi gusti ogni giocatore dovrebbe provare e scoprire da sé, un titolo unico e un'esperienza dotata di un'anima, di una forza visiva, sonora (i suoni di Trico ti restano dentro, non so quanti lo han detto ma sono fondamentali nel creare il legame), narrativa/emotiva da non ignorare na anzi da provare su di sé (e non 'giocare' su YT, che per me è il più grande crimine che si possa fare contro i viggì)

Partendo dalla discussione generata qualche post fa: no, per me non c'è davvero nulla di male nel voler vedere cosa c'é dietro qualcosa, a prescindere da quanto sia ben realizzata!
Magari non vale per tutti allo stesso modo ma è parte dell'essere giocatori, si tratta di conoscere per comprendere, il funzionamento di un combat system con tutte le variabili annesse in un action come il metodo per livellare più rapidamente possibile in un J-RPG o il mldo più efficace per risolvere un puzzle, lo facciamo costantemente.
Questo può valere anche per TLG con delle considerazioni specifiche:
1) è un titolo che spinge tanto su una forma di simulazione interattiva e lo fa benissimo, per cui rispetto ad altri giochi e generi si può esser meno propensi all'analisi critica e oggetiva e preferire il lasciarsi andare anche in ottica emotiva e per assecondare l'esperienza: va benissimo anche quello, se fatto con consapevolezza, ma può valere anche il contrario
2) Ogni giocatore è storia a sé e quindi ha le proprie modalità di fruire titoli diversi, di approcciarsi, questo può valere anche per TLG e portare ad esiti e sensazioni molto diverse pur in un gioco che tutto sommato e per quanto originale è piuttosto lineare nella progressione ma il cui feeling può cambiare un mondo da persona a persona

Personalmente ho puntato alla massima immersione emotiva nel mondo di gioco ma ho sempre provato a ragionare analiticamente su come funzionasse (senza che questo togliesse nulla alla potenza di ciò che accadeva a schermo e appunto all'immersione nel contesto), ho fatto i miei test e valutazioni empiriche e sono arrivato alle mie conclusioni, con la mia percentuale di approssimazione da tenere in conto.

Perché a mio modo di vedere Trico (la vera novità e punto di incognita, per tutto il gioco o quasi sta a noi giocatori cercare di capirlo diventando progressivamente più competenti dopo ogni piccola conquista narrativa e ludica) è davvero realizzato in maniera speciale e con un'anima preziosa ma credo di poter dire che il suo 'funzionamento' è riconducibile ad una complessa serie di regole comportamentali:
Trico può agire anche autonomamente oltre che su stimolo e comandi del giocatore ma la chiave da cui passare necessariamente sta nel suo osservare punti di interesse ben definiti ma mai segnalati con hud o marker lungo la mappa di gioco: Ciò che conta è che lui si soffermi su di essi e in seguito agisca, ed in quest'ottica il posizionamento del bambino rispetto alla creatura nel momento in cui assegna un'ordine può esser fondamentale.
Il principio base è questo, non importa se ciò lo si raggiunge andando a piedi e facendosi seguire o lasciando fare a lui coi suoi tempi e ritmi (a meno di enigmi ambientali particolari che richiedono azioni ben specifiche), l'importante è che il 'punto di interesse' (che logicamente va individuato anzitutto dal giocatore) venga attenzionato dal nostro caro Trico per essere già oltre la metà dell'opera.

Piccola nota: i tempi talvolta dilatati al fine di fargli eseguire l'azione desiderata non mi sono quasi mai pesati, se non un pochino a fine gioco in cui il mio occhio scorgeva subito le varie possibilità ma si trattava di metterci un pò ad eseguire.
Per il resto la cosa è perfettamente contestualizzato e ogni volta ero lì a godermi quelle magnifuche animazioni e a guardare quegli occhioni.

Ora, qual'è il colpo di genio e la cosa che più di tutte ho amato di TLG, e forse il motivo per cui ci si può sentir spaesati, che le esperienze dei giocatori possano differire e che rende tutto davvero unico e inimitabile?
L'aver introdotto, nel famoso codice, la fallibilità e l'imprevedibilità.

Potrei fare tanti esempi ma mi limiterò ad alcuni: spesso l'inaspettato (diavolo) è nei dettagli e quindi può capitare che un barile lanciato al volo non sempre venga preso, che una scrollata della sua testa possa disarcionarci da grandi altezze così cone da pochi metri da terra con conseguenze differenti e fisica annessa, può capitare che Trico si rifiuti di fare un'azione richiesta o semplicemente che i piani non necessariamente vadano a buon fine.
E per me si attiva una sorta di meccanismo mentale nel giocatore che lo condiziona, ossia basta una sola volta che le cose non vanno esattamente 'as intended' ed ecco che il dubbio te lo porti avanti fino alla fine, ad ogni salto sei sempre lì col brividino dell' esito anche se al 99% 'dovrebbe' (uso il condizionale persino adesso :D) andar bene.
Obiettivo simulativo pienamente centrato.
Perché in fondo la prima run la si vive per forza di cose di tentativi e piccole vittorie (e suggestioni, le mie prime domande circa l'influenza di barili e carezze nascono dal fatto di non poter visualizzare mai a schermo liste quantitative, statistiche o altro e quindi son domande che è lecito porsi nel momento della scoperta perchè in certi casi può trattarsi di meccaniche nascoste che agiscono dietro le quinte), poi non metto in dubbio che si possa ridurre o quasi azzerare l'imprevedibilità e arrivare ad essere chirurgici nella sequenza di azioni, immagino sia fondamentale per una speedrun ad esempio in cui si evitano i test e le sperimentazioni e si punta al risultato, ne prendo atto e ammetto che non mi interessa perlomeno nell'immediato, però mai dire mai (con Ico lo feci entro le due ore!)

Ho detto fin troppo di lui ma, venendo al sodo e parlando più in generale del gioco, la vera figata è che trattasi di un gioco in cui interpretare l'ambiente è tutto e l'ambiente è su misura sia di Trico che del bambiino, come diceva Hob.
Non esistono muri invisibili, anche le piattaforme che non portano ad alcuna progressione sono sempre calpestabili a patto che sia coerentemente possibile e l'esplorazione è vera, genuina, mai condizionata esternamente.
Al punto che ho avuto più volte i brividi ad immaginare un TLG completamente 'open' ma, vista la complessità, il risultato è notevolissimo anche così com'è.

Quanto sopra funziona molto bene specialmente laddove il gioco riesce (e lo fa più volte) a ribaltare le aspettative di cosa trovremo oltre, presentando situazioni inaspettate, magari non sempre ludicamente a fuoco ma il meccanismo ad esempio per cui Trico viene spinto a svolgere azioni più avventate che non farebbe durante il ganeplay 'standard' ma solamente in situazioni in cui uno dei due è davvero messo alle strette restituisce un messaggio dalla potenza rara a mezzo interattività o cutscene.

Dirò poco sul level design ma ecco, la sensazione di scala e di verticalità finanche vertiginosa e la progettazione del mondo di gioco ed il suo riconnettersi ciclicamente tornando spesso in aree visitate in precedenza per me hanno dell'incredibile e un fascino infinito, come dicevo ci sono delle affinità con Ico e con Shadow ma questa è davvero una dimensione spaziale inedita e ciò contribuisce alla freschezza di un prodotto davvero sorprendente e prezioso nel suo non riciclare meccaniche e design dai precedenti, nonostante si tratti di una vera e propria trilogia spirituale: questa è una grande vittoria di TLG.

Poco da dire pure su grafica e animazioni: reputo le animazioni di Trico pura arte in movimento e reputo l'impatto visivo e lo stile pressochè da applausi a scena aperta.

Dovessi citare dei difetti o comunque elementi che mi hanno sottratto qualcosa a questa incredibile esperienza e viaggio io citerei una manciata di cose:

- Ci sono delle sezioni di gioco, spesso col solo ragazzino, forse eccessivamente classiche di platforming 'da arrampicata' così come fasi scriptate che sono funzionali ma un pò conservative rispetto all'originalità delle interazioni con Trico
- I nemici 'statua' per quanto contestualizzati assumono senso ludico solo in qualche momento avanzato ma troppo spesso sono proprio poco influenti se consideriamo che è davvero troppo facile liberarsene se catturati: li ho trovati inseriti poco armoniosamente nel gioco
- sono poche per fortuna ma ci sono sezioncine un pò ripetitive in cui magari dover eseguire delle azioni (come tirare alcune leve) in rapida sequenza ma senza troppe variazioni e quindi spezzando un pò la sensazione di costante novità
- Ci sono varie situazioni che teoricamente dovrebbero essere 'a tempo', solitamente quando Trico è alle strette e in grossa difficoltà, in cui però è possibile attardarsi quanto si vuole fino a scovare l'azione giusta per proseguire.
Se ci si attarda l'effetto può essere un pò straniante con animazioni che si ripetono all'infinito, per cui le avrei preferite un pò più dinamiche quelle fasi
- un ultimo appunto, la voce narrante l'ho trovata un filo invasiva sia in termini di narrazione che di assist al puzzle solving.
Poi per carità, mi adatto a tutto e in vita mia mi son sciroppato spiegoni Kojimiani quando era al suo meglio così come al suo peggio mentre qui c'è senso della misura e garbo eppure ho come la sensazione che il gioco ne avrebbe solo guadagnato omettendo quasi del tutto anche quel briciolo di narrazione scritta e procedendo solo per narrazione ambientale e con la potenza delle immagini a schermo.

Perché per il resto narrativamente l'ho amato oltremodo e lo metto sopra (anche come opera, non per divertimento in cui Shadow mi stuzzica maggiormente) ai precedenti titoli di Ueda, perché in fondo questa è una storia semplice ma con una potenza inaudita, è la storia
Spoiler (click to show/hide)
e che culmina in uno dei finali più toccanti ed emozionanti dell'intero medium, che arriva e colpisce durissimo al cuore.

E parlando di cuore, ci son stati molti momenti in cui mi sono emozionanto e commesso e trattenuto a stento le lacrime (in realtà in due casi non ce l'ho fatta) e li cito in spoiler:
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.

In conclusione quindi un'opera magistrale, per quanto non priva di difetti (cali di frame, telecamera problematica in spazi stretti e/o laddove non è più controllabile liberamente e i difettucci menzionati sopra), certamente poco rigiocabile ma l'esperienza vissuta nella prima run vale tutto, un viaggio incredibile da custodire gelosamente e una grande anima. In poche parole, chissà quando e se ci ricapiterà un'altro The Last Guardian  :cry:

Offline Andrea_23

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4442 il: 11 Nov 2021, 11:24 »
Partendo dalla discussione generata qualche post fa: no, per me non c'è davvero nulla di male nel voler vedere cosa c'é dietro qualcosa, a prescindere da quanto sia ben realizzata!

Certo che non c'è nulla di male, anche perché la curiosità è un meccanismo di funzionamento innato. Di più: chi ha creato TLG ha fatto di tutto per stimolare quell'area del cervello, ma altresì ha messo in campo qualsiasi artificio possibile ed immaginabile per disorientare chi si trovi al volante : ).
La mia osservazione non era puntata sul giocatore che naturalmente tenta di penetrare i segreti del giocattolo.
E il tema non era nemmeno la cosiddetta sospensione dell'incredulità.

Il focus era sul gioco e la domanda era:

scettici che scorgevano i fili delle marionette

Ma davvero c'è qualcuno che ci riesce?


Provarci non equivale a riuscirci e il gioco in oggetto mi pare centri discretamente (eufemismo) l'obiettivo.
Poi è chiaro che se ci accanisce, ci si arriva (quanto poi ne valga la pena, soggettivo). Come poi sottolineato l'altro giorno: è improbabile che si arrivi a fare un exploit a tutto tondo al primo giro.

E se anche ci si riuscisse, sarebbe merito dell'individuo particolarmente perspicace, non certo demerito del gioco.
Tutto qua.
« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 11:32 da Andrea_23 »
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Offline Laxus91

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4443 il: 11 Nov 2021, 13:26 »

Certo che non c'è nulla di male, anche perché la curiosità è un meccanismo di funzionamento innato. Di più: chi ha creato TLG ha fatto di tutto per stimolare quell'area del cervello, ma altresì ha messo in campo qualsiasi artificio possibile ed immaginabile per disorientare chi si trovi al volante : ).
La mia osservazione non era puntata sul giocatore che naturalmente tenta di penetrare i segreti del giocattolo.
E il tema non era nemmeno la cosiddetta sospensione dell'incredulità.

Il focus era sul gioco e la domanda era:

scettici che scorgevano i fili delle marionette

Ma davvero c'è qualcuno che ci riesce?


Provarci non equivale a riuscirci e il gioco in oggetto mi pare centri discretamente (eufemismo) l'obiettivo.
Poi è chiaro che se ci accanisce, ci si arriva (quanto poi ne valga la pena, soggettivo). Come poi sottolineato l'altro giorno: è improbabile che si arrivi a fare un exploit a tutto tondo al primo giro.

E se anche ci si riuscisse, sarebbe merito dell'individuo particolarmente perspicace, non certo demerito del gioco.
Tutto qua.

Si adesso mi è perfettamente chiaro, la mia era solo una considerazione per completezza ma trasversale e da 'intorno' della discussione senza entrare troppo nel merito della stessa, era un mio specificare per distanziare gli eccessi (non che abbia da accusar nulla, ci si intende!).

Venendo invece in merito al discorso la mia esperienza l'ho riportata dopo: comprendere TLG e il suo peculiare sistema di controllo (dominarlo con certezza matematica quello mai, non ci son riuscito al 100% alla prima run, non che non ci abbia provato) è una costante del viaggio, è molto progressivo e solo alla fine o comunque nelle ultime fasi ho avuto la vaga sensazione di averci capito qualcosa :)
Però quella sensazione, quando raggiunta, mi porta a pensare e considerare che possa essere oggetto di studio, magari in una seconda run.

Però una seconda run sarebbe comunque condizionata dall'esperienza pregressa (ad esempio, se la memoria assiste e si conosce di volta in volta l'obiettivo in anticipo, diventa solo una questione di esecuzione e messa in pratica cercando condizioni ottimali), quindi si, si può fare ma con condizioni diverse da quelle iniziali inevitabilmente, per metterla in termini matematici :yes:

È tutto lì il discorso, per adesso di fare una seconda run non ne ho interesse ma non ci sarebbe del male a testare e approfondire (in base a volontà di ognuno che posson variare), per me l'esperienza è stata già totalizzante e soddisfacente così, coi suoi fail come
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e le sue soddisfazioni, per ora sono a posto.

Me ne rimango a convivere con il senso di vuoto e malinconia che m'ha lasciato..
« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 13:38 da Laxus91 »

Offline Il Gladiatore

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4444 il: 11 Nov 2021, 14:37 »
Il focus era sul gioco e la domanda era:
Beh il focus non è solo questo, anzi, questa è una diretta conseguenza di quella che era la vera domanda di 5 anni fa, per tutti quelli interessati, ossia se il gioco avesse al suo interno un sofisticato sistema di intelligenza artificiale atto a simulare l'interazione bambino - bestio e se, ancora,  all'interno vi fosse un algoritmo di addestramento incrementale in base alle sollecitazioni del giocatore, come carezze, barili ecc.
Nell'appassionata narrazione dettata dalla bellezza del titolo per me alcune persone si sono spinte nel campo della congettura, raccontandosi e raccontando un qualcosa che, come abbiamo già detto, si verificava in questo forma a causa dell'impossibilità di conoscere preventivamente la struttura velatamente triggeristica che permea il titolo. Per cui è iniziata la mitologia della potenza computazione sfruttata a livelli impensabili, del comportamento etologico del bestio del tutto imprevedibile dato da sofisticate routine non binarie e tutta quella letteratura di riferimento che dai vangeli in poi porta l'uomo ha giustificare le proprie credenze. Salvo poi Ueda uscirsene con:"Oh, su Ps3 era tecnicamente meglio eh!"  e l'ammissione di un'intelligenza artificiale incrementabile e da variare nelle run successive.

TFP Link :: https://www.everyeye.it/notizie/the-last-guardian-trico-ps3-animazioni-versione-finale-ps4-396370.html

Che poi, se ci metti dentro 10 anni di gestazione, progetto abortito e poi resuscitato e "mancanza di tempo" (mancanza di tempo??) nell'implementare tutte le caratteristiche pensate in origine beh...Insomma.

E quando stavi li a spiegare che, oh, ad agire così, in questo posto e in questo modo il  risultato era sempre quello ecco che ti beccavi la gente a dirti che no, non era così perché "Trico è vivo!!!!!"
Ora, per i motivi che abbiamo già detto nei post sopra il gioco così concepito è anche più geniale dell'illusione creata per simulare certe cose e alla fine quello che conta è proprio questo, nella sua prima run è tutto perfettamente calibrato e riuscitissimo. Nulla da eccepire su questo e la dimensione emotiva e coinvolgente del titolo coglie proprio nel segno. La differenza, per quanto mi riguarda, consiste però in non raccontarsi qualità e caratteristiche la cui occorrenza nel gioco poteva destare, in taluni giocatori, qualche perplessità di troppo. Quella che alla fine ha portato a scoprire quanto illustrato sopra.

Quindi "ma c'è qualcuno che ci riesce?" è il taglio del nodo gordiano che risolve alla base il problema ma che di fatto non annulla l'istanza dell'esistenza dello stesso, per tutti coloro che amino farsi domande e che ne ricerchino pazientemente le risposte.
« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 14:48 da Il Gladiatore »
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Laxus91

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4445 il: 11 Nov 2021, 14:55 »
Io tutta quella trafila, comprese le aspettative sullo sviluppo e le caratteristiche che avrebbe assunto o dovuto assumere me li sono un pò persi ma mi son perso pure chi l'avrà abbandonato dopo 2 ore urlando ai comandi 'non responsivi' (quando sono semplicemente pensati così e vanno solo assimilati) ma una deriva così non mi stupisce, da un lato abbiamo un gioco che non si rivela e scopre poi tanto facilmente per propria precisa volontà e va metabolizzato, dall'altro sappiamo bene quanto giochi e autori possono essere oggetto di culto eccessivo al limite del fanatismo, basti pensare a un certo tipo di frangia esasperata nella community dei Souls e non che i giochi ne avessero colpa.

Io sono per evitare gli estremismi ed esoterismi, per confronto con quanto fatto da altri TLG è obiettivamente originale e ragguardevolissimo e il risultato ammirevole ma è pur sempre ottima programmazione, Trico è realizzato alla grande e impreziosito da mille dettagli e finezze che non trovi altrove ma è quello.
È una questione di misura, ad esempio magia va benissimo ma per me nell'accezione di estrema cura e attenzione al dettaglio riversati nella realizzazione e messa in atto del concept.

Poi a me LUI scalda il cuore, poi a me ha dato tanto emotivamente, poi pur riconoscendone la matematica dietro ho scelto di assecondare l'emozione e davvero l'ho considerato come un'entità senziente, come forse mai fatto in un videogioco personalmente a quei livelli, è lì che vince il gioco.
« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 15:02 da Laxus91 »

Offline Il Gladiatore

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« Risposta #4446 il: 11 Nov 2021, 15:14 »
Poi a me LUI scalda il cuore, poi a me ha dato tanto emotivamente, poi pur riconoscendone la matematica dietro ho scelto di assecondare l'emozione e davvero l'ho considerato come un'entità senziente, come forse mai fatto in un videogioco personalmente a quei livelli, è lì che vince il gioco.
Assolutamente sì. Io ho passato tutta la sequenza finale, compresa la parte interattiva, con le lacrime. Quarantenne. adulto e vaccinato e piuttosto analitico eppure avevo il cuore stretto dal fatto che il titolo sviluppi un'empatia devastante al di là di tutti i rilievi possibili e anche comprensibili, come i comandi, la progressione e altre cose più o meno dibattute.

Per quanto mi riguarda il pensiero analitico non è contrario all'emotività, anzi spesso ne è la ragione. Kant insegna.
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Offline Laxus91

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4447 il: 11 Nov 2021, 18:05 »
Poi a me LUI scalda il cuore, poi a me ha dato tanto emotivamente, poi pur riconoscendone la matematica dietro ho scelto di assecondare l'emozione e davvero l'ho considerato come un'entità senziente, come forse mai fatto in un videogioco personalmente a quei livelli, è lì che vince il gioco.
Assolutamente sì. Io ho passato tutta la sequenza finale, compresa la parte interattiva, con le lacrime. Quarantenne. adulto e vaccinato e piuttosto analitico eppure avevo il cuore stretto dal fatto che il titolo sviluppi un'empatia devastante al di là di tutti i rilievi possibili e anche comprensibili, come i comandi, la progressione e altre cose più o meno dibattute.

Per quanto mi riguarda il pensiero analitico non è contrario all'emotività, anzi spesso ne è la ragione. Kant insegna.

Beh a questo non posso che replicare che con la potenza delle immagini, nulla di ricercato ma giusto qualche screen fatto da me, metto in spoiler
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Quel che condivido fortemente è che la potenza espressiva e l'impatto emotivo di TLG di certo non sono trascurabili nell'esperienza complessiva, cosa non scontata perché c'è anche chi ci prova ma non riesce, TLG arriva

Sulla faccenda delle fasi finali qualche mia osservazione in spoiler, sarò puntiglioso su una certa cosa ma almeno ne approfitto per spiegarmi meglio su uno dei difetti che ho citato
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« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 18:08 da Laxus91 »

Offline Andrea_23

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4448 il: 11 Nov 2021, 20:36 »
Il focus era sul gioco e la domanda era:
Beh il focus non è solo questo, anzi, questa è una diretta conseguenza di quella che era la vera domanda di 5 anni fa, per tutti quelli interessati, ossia se il gioco avesse al suo interno un sofisticato sistema di intelligenza artificiale atto a simulare l'interazione bambino - bestio e se, ancora,  all'interno vi fosse un algoritmo di addestramento incrementale in base alle sollecitazioni del giocatore, come carezze, barili ecc.
Nell'appassionata narrazione dettata dalla bellezza del titolo per me alcune persone si sono spinte nel campo della congettura, raccontandosi e raccontando un qualcosa che, come abbiamo già detto, si verificava in questo forma a causa dell'impossibilità di conoscere preventivamente la struttura velatamente triggeristica che permea il titolo. Per cui è iniziata la mitologia della potenza computazione sfruttata a livelli impensabili, del comportamento etologico del bestio del tutto imprevedibile dato da sofisticate routine non binarie e tutta quella letteratura di riferimento che dai vangeli in poi porta l'uomo ha giustificare le proprie credenze. Salvo poi Ueda uscirsene con:"Oh, su Ps3 era tecnicamente meglio eh!"  e l'ammissione di un'intelligenza artificiale incrementabile e da variare nelle run successive.

TFP Link :: https://www.everyeye.it/notizie/the-last-guardian-trico-ps3-animazioni-versione-finale-ps4-396370.html

Che poi, se ci metti dentro 10 anni di gestazione, progetto abortito e poi resuscitato e "mancanza di tempo" (mancanza di tempo??) nell'implementare tutte le caratteristiche pensate in origine beh...Insomma.

E quando stavi li a spiegare che, oh, ad agire così, in questo posto e in questo modo il  risultato era sempre quello ecco che ti beccavi la gente a dirti che no, non era così perché "Trico è vivo!!!!!"
Ora, per i motivi che abbiamo già detto nei post sopra il gioco così concepito è anche più geniale dell'illusione creata per simulare certe cose e alla fine quello che conta è proprio questo, nella sua prima run è tutto perfettamente calibrato e riuscitissimo. Nulla da eccepire su questo e la dimensione emotiva e coinvolgente del titolo coglie proprio nel segno. La differenza, per quanto mi riguarda, consiste però in non raccontarsi qualità e caratteristiche la cui occorrenza nel gioco poteva destare, in taluni giocatori, qualche perplessità di troppo. Quella che alla fine ha portato a scoprire quanto illustrato sopra.

Quindi "ma c'è qualcuno che ci riesce?" è il taglio del nodo gordiano che risolve alla base il problema ma che di fatto non annulla l'istanza dell'esistenza dello stesso, per tutti coloro che amino farsi domande e che ne ricerchino pazientemente le risposte.
La mia seconda domanda allora è: qual è questo termine di paragone che riesce a ridimensionare il gioco oggetto della discussione?

Se esiste, sono curioso.
Se non esiste, mi sembra un esercizio fine a se stesso, utile solo a macchiarsi una delle esperienze più vivide che il videogioco abbia dato alla luce.


Nel momento in cui scrivi che ti sei commosso, per me qualsiasi altra discussione sta letteralmente a zero.

Se è per amor di discussione ok, liberissimi. Sappi solo (per tua utilità) che alla mia prima domanda è già stata data una risposta più che esauriente, non si fosse capito.
« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 20:39 da Andrea_23 »
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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4449 il: 11 Nov 2021, 20:44 »
Se è per amor di discussione ok, liberissimi. Sappi solo che alla mia prima domanda è già stata data una risposta più che esauriente, non si fosse capito.
Nei miei post di ieri e di oggi trovi appunto tutte le risposte alle tue domande, comprese ambito dei dubbi, distinguo del caso e separazione tra teoresi e pratica. Che, questa seconda, esiste solo se c'è la prima. Esattamente per amore di discussione, che non macchia nulla e non è sterile, grazie anche al tuo prezioso contributo.
Sei un uomo del logos, per tua fortuna.  :)
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Andrea_23

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4450 il: 11 Nov 2021, 21:07 »
Beh un po' di macchie le lascia, almeno sul sottoscritto :dentone:. Di certe cose preferisco rimanere all'oscuro, spesso e volentieri perfino dopo aver chiuso l'esperienza.

Dimora ben poca ragione, in questa zucca.

Nel videogioco, spesso sapere è dolere.
E per quanto mi ha riguardato, la sorpresa sperimentata in TLG è stato un caso più unico che raro... dato che di solito, purtroppo, mi basta una foto sbocconcellata per trarne una radiografia, se non una tac completa...

Chissà per l'appunto se di qui a un mese Epic si sbottonerà.
Ci avran fatto qualcosa coi soldi dei cinesi, dico. Eh eh eh : ].


« Ultima modifica: 11 Nov 2021, 21:09 da Andrea_23 »
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Offline Il Gladiatore

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4451 il: 11 Nov 2021, 21:33 »
Dimora ben poca ragione, in questa zucca.
Ahahaahahaah, no, dài, non dire così, sei molto analitico, argomentativo e una colonna portante del forum.  :)
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Panda Vassili

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4452 il: 17 Apr 2022, 13:44 »



Sto leggendo l'artbook di questo gioco che ho odiato e amato, l'amore comunque ha prevalso.

Maxx was right, era tutto intenzionale. Però la parte acquatica se ancora ci ripenso...  :hurt:
Switch sarà la console casalinga mobile più potente in circolazione. Statece.

Offline Laxus91

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4453 il: 17 Apr 2022, 14:01 »
<3 Che ricordi.
Per me comunque la naturalezza del loro rapporto é quello che più ha contato, non so se lo rigiocherò mai ma è chiaramente un gioco che dà il massimo emotivamente alla prima run.

A volte ha aiutato o anticipato qualcosa a me, a volte il viceversa ma sono stati momenti indimenticabili

armandyno

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Re: [PS4] The Last Guardian
« Risposta #4454 il: 17 Apr 2022, 16:58 »
Anche il fatto che non hanno mai rilasciato una patch per i 60fps su ps5 è intenzionale?

The Last Guardian - Masochist Edition

SotC è rimasto un capolavoro perchè lo hanno riproposto nel tempo a suon di remastered, questo tra intenzionalità o meno dell'IA ha già fatto il suo tempo.

« Ultima modifica: 17 Apr 2022, 17:01 da armandyno »