Visto.
Sono combattuto perché imho è un film che a prescindere non si doveva fare ma nello stesso tempo mi ha fatto piacere vedere.
Il primo Matrix, rivisto l'ultimo dell'anno, è un capolavoro di ritmo, atmosfere e fa straordinariamente quello che tutti gli altri film dell'universo wachowskiano non fanno ; essere sempre estremamente leggibile durante il flusso degli eventi, nell'azione e nella pura spiegazione di concetti che semplici non sono.
In questo Resurrections niente è semplice, ribalta certezze acquisite, prende la perfezione chirurgica del capostipite e ne cambia la prospettiva, più volte, facendosi anche carico della pesantezza accessoria dell'episodio due e tre.
La prima parte imho in questo è veramente molto buona. Ci sono modernità, citazionismo, belle idee, metareferenzialità e (auto)critica.
L'azione è caciarona, gli fx non brillano ma la voglia di sapere più del dittico Anderson/Neo e <omissis>/Trinity, di capire dove sta la finzione e dove la (meta) realtà è la stessa che, come 20+ anni fa, rende appassionante, a tratti sorprendente, la visione.
Poi succede... Neo si risveglia e noi con lui. Peccato si stesse meglio prima. Si cambia registro e l'oniricità diventa sovrabbondanza di spiegazioni e contorsionismi, i dubbi diventano voragini di sceneggiatura farragginosa, le sorprese visive diventano visioni già viste, le "idee" diventano esplosioni alla Michael Bay.
Alla fine rimane l'amaro in bocca per le potenzialità e per come sia effettivamente andata.
Un bell'incipit e poi un patchwork di scene con una trama chewingum come collante.
Frankenstein.
Peccato.