In estremo oriente non mi dispiacerebbe.
Più che altro, col senno del poi e dimenticandosi per un attimo l'inconsistenza ludica della saga, l'errore concettuale (ma non commerciale) di Ubisoft è stato quello di ammorbarci con Ezio per 3 anni di seguito. Puntare tutto sul cambio di ambientazione, periodo storico e relativo cambio di meccaniche (come accaduto per il sorprendente quarto capitolo) è il modo migliore per fregarci dignitosamente ogni anno.