Kabuto, guarda che lo standard, se ci pensi un secondo, non lo vuoi neppure tu.
Il videogioco, come già detto giustamente da Belmont, è qualcosa di totalmente diverso da un'automobile.
Ma per certi versi è anche diverso dalla musica o dal cinema: si tratta infatti di una forma di intrattenimento nella quale il "contenitore" fa la differenza molto (ma mooolto) di più di quanto non possa farla l'utilizzo di un iPod piuttosto che di un lettore mp3 scrauso, oppure del BD player di Samsung piuttosto che quello di Panasonic.
E non è certo un caso, dato che è l'unico media in cui
il fruitore ha un ruolo attivo.
Salvo quando c'è Kojima o Cage di mezzo.
Standard ed evoluzione tecnologica sono concetti quasi in contrapposizione tra loro. Quante volte hanno provato a mandare in pensione il CD senza riuscirci? Oppure l'inossidabile DVD, che nonostante l'alta definizione mantiene quote di mercato considerevoli, con buona pace del Blu-Ray.
Tu saresti il primo ad incaxxarti come una biscia se nel 2030 stessimo ancora a giocare con PS4 (uno dei corollari dell'affermazione di uno standard è la durata nel tempo). Figuriamoci poi se ad affermarsi fosse uno standard "suggerito" da Nintendo: tutti col Gameboy monocromatico per 20 anni!
Altro che standard (che poi il costo dell'hardware è un falso problema, l'utente medio si presume che spenda sicuramente molti più quattrini in
giochi), per me i tre big devono continuare a darsele di santa ragione inventandosi - per quanto possibile - cose sempre nuove col classico ciclo di 5-6 anni.