Possono sempre osare facendo periferiche, il wiimote alla fine è una periferica, esattamente come la bilancia. Solo che è venduta in bundle con la console.
Che poi sulla bontà del wiimote ci sarebbe da discutere. Considerato che nintendo stessa è ritornata sul concetto di pad tradizionale col WiiU (pur supportando il wiimote) e solo sony col fallimentare move li ha seguiti direi che forse sopravvalutiamo il wiimote.
Le periferiche slegate dal bundle, storicamente, non vendono una pippa, e non suscitano l'interesse degli sviluppatori. Vedi appunto il Move. Ma vedi anche tutti gli accessori più o meno ridicoli che proprio Nintendo ha sviluppato nel corso degli anni. Tutti avevano la Zapper solo perché c'era il NES in bundle con Duck Hunt. Il Super Scope è morto molto prima. Il mondo è pieno di periferiche per SNES e GB che nessuno conosce perché, appunto, se non le trovi in bundle con la console vivono e muoiono nell'arco di un singolo gioco.
WiiU è tornato al pad tradizionale perché la mancanza di pad tradizionale è quello che ha ucciso il Wii agli occhi di infinite schiere di "hardcore", fin dalla presentazione. Non i giochi: il sistema di controllo.
Che poi gli "hardcore" siano incapaci di vedere il pad tradizionale nel Gamepad solo perché c'è uno schermo in mezzo, dovrebbe solo far capire che ormai ascoltare il pubblico "specializzato" è ottimo per le vendite, ma sta portando alla stagnazione.
credo siamo tutti d'accordo che portando Mario 3DW e MK8 su PS3+360 avrebbero venduto mooooooolto di più, no?
Sonic & All-Stars Racing Transformed ha venduto 1,46 milioni di copie distribuite tra 7-8 piattaforme diverse, tra cui PS360 e PC. Ed è considerato il miglior kart racer della sua generazione, alcuni ancora adesso lo considerano superiore a MK8.
Mario Kart 8 è a oltre 1 milione su una console doomed che non ha nessuno.
Mi sembra che la fame di kart racers non sia diffusa, e che il successo di MK sia strettamente dipendente dalla sua esclusiva hardware.
È difficile negare che il successo di molti software Nintendo sia relativo al legame indissolubile tra hardware e software, ed è difficile affermare con certezza che il precedente MK avrebbe venduto quelle cifre se fosse stato disponibile su tutte le piattaforme.
Più diluisci un brand, più diventa trascurabile (vedi Sonic).
I franchise di successo attuale devono il loro successo a fattori ben diversi che in passato, tra cui production value, accessibilità totale che fa sentire un dio anche un idiota, sviluppatissima componente multiplayer, possibilità di insultare la mamma dell'avversario e chiamarlo nigga faggot se perdi.
E non sono del tutto sarcastico.
I giochi Nintendo first party soffrono delle stesse caratteristiche dei giochi di altri sviluppatori. Vai a chiedere a tutti i milioni di acquirenti di NSMBWii se l'hanno finito. No, non l'hanno finito in tanti. Porta quel gioco su 8 piattaforme diverse, e ti accorgerai di quanto poco conti il brand quando il genere di gioco non è quello che il pubblico vuole. Certo, il primo Mario e il primo MK su PS4, XBone e PC venderebbero sfracelli. I successivi? Molto, molto meno. Un Mario multipiattaforma fa la fine di Sonic entro 3 giochi (Sonic era già diventato un platform tra i tanti quando uscì su GBA dopo la morte del Dreamcast). Uncharted su PC sarebbe un gioco come molti altri.
Poiché a nessuno, almeno a parole, piace la diluizione e lo stravolgimento dei brand in risposta alle esigenze di mercato (ciao, Silent Hill; ciao, Resident Evil), la coerenza vorrebbe che si preferisse l'uscita di Nintendo dal mercato piuttosto che vedere Mario, Link e Kirby fare la fine di altri franchise che in 10 anni hanno completamente perso ciò che li rendeva unici in origine.
Del resto, quando si chiede sui forum "che cosa potrebbe salvare questo franchise devastato?" la risposta è sempre "fare un episodio esattamente uguale a quelli di 10 anni fa, o un remake HD di RE per GameCube".