Ma sto giochino merita?
E' un culto ma per pochi.
Si tratta di un gioco che è teso al massimo realismo possibile e ha alcune idee davvero molto, molto, molto interessanti ed intriganti. Di base inizi che sei un paggio, poco pù che uno scudiero insomma, debolissimo.
Un Semola.
Ma con la pratica costante, avrai i numeri per diventare un uomo d'arme che si rispetti.
Però per diventare "forte" non c'è altra soluzione se non la pratica costante, come nel mondo reale insomma. Se vuoi imparare a tirare di scherma, devi fare scherma in gioco. Non ci sono magiche cutscene o fantastici oggetti che aumentano le tue statistiche di botto, devi fare costante pratica, non scontabile in alcun modo. Per esempio, per infilzare un coniglio devi diventare bravino con l'arco.
Per diventare bravino con l'arco, devi fare pratica. E fare pratica è fondamentale, perché la tua mira e il tuo vigore per tendere suddetto arco, è ben poco all'inizio. In altre parole per fare qualcosa in KDC lo devi fare, e rifare e poi provare, e poi ancora ed ancora. La stessa cosa vale per tutto il resto o quasi. Due briganti con un randello sono un problema serio ad inizio gioco. Un gruppo di cavalieri boemi, sono una sfida semplicemente assurda.
Senza contare che il gioco tiene in considerazione la stanchezza, la stamina/vigore, la fame, la sete, se sei affamato o stanco, combatterai peggio, se hai sonno, avrai i riflessi rallentati. Nel gioco puoi morire di sete, di fame, o in modo classico, puoi anche ferirti e sanguinare, romperti un osso, morire di inedia.
Una della cose più belle in assoluto del gioco, cui spero prendano ispirazione CDPR per The Witcher 4 è l'alchimia. E' veramente bellissima da fare.
In primis, non si impara a cazzo, stile Skyrim, ma se sai leggere.
Leggere un libro non è una pratica lunghissima, e la statistica aumenta alla svelta, ma serve del tempo per imparare a leggere in maniera scorrevole, per le ricette più difficili. Una volta che abbiamo la statistica aumentata (la si aumenta leggendo libri, il tempo dipende dalla complessità del testo che leggiamo nda)
Poi ci si rivolge ad un Apotecario/Farmacista. La prima lezione costa pure parecchio: 60 groshen.
Tuttavia, ci verrà fornito anche un ricettario su cui scrivere le nostre formule che scopriamo, troviamo, ci vengono insegnate o compriamo.
Si parte con una pratica semplice, la raccolta. Oddio, non è poi così semplice, perché non ti vengono indicati gli ingredienti, puoi raccogliere tutto ovviamente, ma il peso influisce enormemente sulla tua moblilità, inoltre...non tutte le erbe saranno riconoscibili per un alchimista apprendista. Quindi di base, le erbe più semplici saranno sempre disponibili, ma riconoscere erbe nuove, più sofisticate e ricercate non sarà semplice.
Una volta raccolte, devi trovare un banco di Alchimia. Se sei un apprendista apotecario, ogni alchimista ti lascerà usare liberamente il suo banco, e in alcuni casi anche i suoi ingredienti.
Il passo successivo è usare materialmente tutti gli strumenti sul banco, non con una interazione sola ma numerose, a tempo, e con possibilità di sminchiare tutto.
Come prima cosa, uno sguardo al nostro ricettario.
Non è possibile consultarlo durante la preparazione, devi ricordarti tutto a memoria. Se lo consulti durante una preparazione perdi molto tempo, e ti si brucia tutto.
Aggiungi la tua base. Le quattro basi sono alla tua sinistra: alcol, olio, vino ed acqua. La ricetta ti dirà di cosa abbiamo bisogno, il simbolo è quello al centro del libro e sulla caraffa
Prendi il tuo primo ingrediente dallo scaffale e aggiungilo. Assicurati solo di leggere attentamente la ricetta, se metti X4 e serve X3 di Ortica, tutta la ricetta fallirà. A volte serve seguire scrupolosamente l'ordine delle erbe. Più è rara e potente la pozione, più sarà costosa e profittevole da vendere, e più difficile da preparare
Poi viene l' ebollizione e la mescolatura. La parte più tosta della ricetta.
Le ricette diranno qualcosa come "bollire per due giri". Bollire significa che devi lavorare il mantice fino a quando la miscela nel calderone bolle. E "girare per due giri" significa capovolgere la clessidra. Dovrai quindi pompare periodicamente il mantice per mantenere la miscela in ebollizione senza sforare il tempo della clessidra, e senza far bruciare gli ingredienti.
Non è finita eh.
Poi c'è la macinatura, posizioni un ingrediente nel mortaio/pestello e lo schiacci.
Dopodiché, puoi lasciarlo cadere nel calderone, anche qui, bisogna dosare il mantice, per non far raffreddare troppo gli ingredienti.
Infine, possiamo imbottigliare la pozione utilizzando una piccola boccetta posta a lato (se disponibile).
Ho voluto puntualizzare la procedura, per spiegarti nel dettaglio la difficoltà di una semplice attività come l'alchimia, che in tanti giochi è la pressione di un tasto, o una intreazione basica, mentre in KCD è molto più complesso.
Infine, puntualizzo che questa era una ricetta molto semplice, ci sono altri strumenti da usare.
Una pozione richiede meno di 3 minuti, ma sei così indaffarato per non fallire il minigioco, che ti sembra davvero duri molto.