in merito al gioco, credo che l'aspetto procedurale possa essere ampiamente sopravvalutato: con qualche quadrilione di pianeti generati "a caso", se non hai migliaia e migliaia di variabili che impattino in modo consistente sulla generazione di questi pianeti il rischio di passare da uno all'altro similissimi fra loro è molto alto.
Vedi - ad esempio - la presentazione che li ha infilati su 3 pianeti "noiosi" (perchè troppo simili fra loro? o perchè troppo vuoti?): ora pensate ad una fase di gioco che sia proprio questa "cavalcata spaziale new age"... il rischio che tutto venga a noia rapidamente - benchè individuale - è innegabilmente alto.
Non c'è una storia: avrebbe potuto esserci? io dico di sì... adagiata sulla proceduralità, una sottile linea rossa magari non tanto sottile che ci accompagni nel nostro viaggio fino al centro della galassia. Serve un motivo per andare avanti, credo che il semplice "arrivare al centro" possa non bastare (si è poi capito quanto dovrebbe durare il "viaggio medio"?).
Non possiamo aspettarci inoltre chissà quale interazione con altri giocatori: si è detto che le probabilità di incontrare un altro "giocatore" sono ridicolmente basse... cosa fanno gli Hello Games, sviluppano un motore di interazione e una sezione dedicata a qualcosa che probabilmente MAI nessuno avrà modo di vedere!? Non ha senso.
Lingue, NPC (?) procedurali sparsi per i pianeti: con che frequenza? con che attendibilità o diversificazione?! Posto che non credo possibile raccontare una storia generata proceduralmente (una che abbia un senso, quantomeno) mi sembrano tutti riferimenti "fumosi".
Quello che resta, alla fine, è "solo" (fra parentesi, perchè non è poco) l'hype da esplorazione che alberga nei potenziali fruitori da day 1: il volerci credere, il farsi bastare.
Credo che non ci siano esempi così clamorosi di un gioco venduto su aspettative e ipotesi, una vendita mentale, psicologica.
Ho il sentore che si tratterà di una bufala colossale.