Perchè sin dai primi trailer a catturare l'attenzione non era la meccanica, ma il modo in cui il tutto veniva rappresentato a schermo.
Mentre c'era da un lato chi si chiedeva che cosa si facesse in questo gioco, qualcun altro al solo vedere il modo di rappresentare le dune, le rocce, gli animali, i colori, le navi, era già partito.
Quindi, proprio perchè non propone nulla di nuovo rispetto a tanti altri survival, posto che non mi pare il feeling sia quello della sopravvivenza, la differenza la farà la capacità di rendere a schermo un'atto presumibilmente banale...magico.
Per questo dico che andrebbe provato di persona, perchè non si tratta semplicemente di capire per sentito dire che cosa si faccia "per andare avanti", ma l'effetto che abbia sulla nostra pelle grazie all'alchimia presentata nei trailer, che non è una mera somma algebrica di parti, ma appunto una miscela inscindibile nei singoli elementi.
Per dire, l'espressione che avevo ai tempi mentre rincorrevo un maialino in The Wind Waker, credo di averla avuta per pochi altri titoli.
E stavo solo rincorrendo un maiale.
Non è che non sia lecito discuterne o fare considerazioni eh, ma le proiezioni su quanto potrebbe durare, per qualsiasi gioco, e soprattutto per questo, sinceramente non le ho mai capite nella loro accezione di colpo d'ascia netto tra il valere la pena o meno...