Duffman's fave
vol. 5
Gunner's Heaven - 2001 Pixel Arts - sparatutto 3d
Nei miei sogni, io volo.
Mi libro leggero e sereno, beffandomi della gravità e delle sue leggi.
Le nuvole mi abbracciano amichevoli ed il vento mi scompiglia i capelli.
Mi perdo nel sole e nel cielo.
Kurt Busiek
Astro city n°1
Agosto '95
Questo brano è tutto quello che serve per descrivere il gioco.
In effetti mi rendo conto, nello scrivere, di quanto sia ingenerosa una pura descrizione del gioco, mera enumerazione dei dati tecnici; l'obiettività è sempre confinante con la freddezza, e i dati non sono mai così freddi come quando vengono opposti alla pura emozione che il gioco in questione può dare.
Questo gioco gioco è fresco, aereo, leggero come una nuvola o il planare di un gabbiano.
Ogni fase, persino il training (da molti skippato o relegato al momento in cui si è già sviscerato tutto il resto), viene assaporata come se fosse il cuore del gioco.
Che vuol dire questo?
Secondo me che la migliore qualità di questa piccola opera d'arte non risiede nelle sue, pur notevoli, doti ludiche o prettamente grafico-sonore, ma nelle sensazioni che genera.
Ecco, Sky gunner è un gioco di sensazioni; quelle che solo un piccolo capolavoro può dare, e che si è in condizione di assaporare solo quando ci si dimentica completamente della meccanica e dei comandi per immergersi, anzi librarsi in volo, nel gioco.
Il gioco racconta, tramite scene animate di gran gusto e cut-scene in real time che beneficiano della pulizia del motore grafico, la storia di due gunners, avventurieri e mercenari a seconda delle situazioni, ed appassionati trasvolatori a tempo pieno.
L'apparizione di uno strano ladro nei cieli della loro isola darà il via all'avventura.
Si diceva del training: un giro in questa "scuola di volo" è vivamente consigliato, dato che i controlli non sono proprio immediati.
La buona notizia è che il tutorial è implementato ottimamente e non annoia, rendendo il tutto piacevole.
Già ad un primo approccio si possono apprezzare tutte le doti del gioco: eccellente pulizia grafica, effetti speciali deliziosi (in particolare quelli dei fireworks missile) ed un design che evidenzia influenze che vanno da Miyazaki (tutti gli aereomobili sono fortemente debitori dei veicoli di Nausicaa) al generale "mood" delle produzioni dello Studio Ghibli (l'uso dei colori, il senso quasi di pace anche nelle situazioni più concitate) passando per...beh, per Digimon o Mahoujin Guru Guru dai quali prende l'uso dei colori e le fattezze da pupazzetto dei protagonisti.
In generale, si evidenzia un lavoro accurato di rifinitura dell'aspetto visivo, non inficiato se non in minima parte da scalettature che faccio sempre più fatica a notare.
Il motore grafico non sembra dare problemi anche in situazioni particolarmente affollate di nemici, grossi aereomobili ed effetti; si avevano notizie di rallentamenti random, ma francamente devono essere
andanti sul raro, oppure il codice della versione NTSC USA deve aver avuto una opportuna aggiustatina; fatto sta che non sono mai occorsi in diverse ore di gioco.
Parlando della meccanica, per non dilungarmi nella spiegazione di un sistema di gioco la cui descrizione prende più tempo di quanto non serva ad impadronirsene, basti dire che ci troviamo di fronte ad un misto tra un simulatore MOLTO arcade ed un Afterburner moderno.
Meritata menzione per il sistema di lock on, che permette di mantenere in vista il nemico anche quando questo esce dal campo visivo del personaggio, creando nel contempo inquadrature degne di un film, con la telecamera che punta verso il muso del nostro mezzo per darci modo di seguire un'avversario in coda.
Situazioni di frenesia come questa sono ad onor del vero molto frequenti, e torna utile la funzione di "passaggio rapido" da un obiettivo all'altro tramite il tasto /\; proprio questo dato è da rimarcare: grazie alla limitazione dello spazio di gioco ad un'area prestabilita non molto grande ed al buon livello di affollamento di questa, si è eliminata quella lentezza e quei tempi morti di spostamento che caratterizzano tutti i simulatori di volo (anche quelli arcade come Ace combat), e che sarebbero stati la morte di un gioco con ambizioni di 3d shooter (ambizioni dimostrate dall'inserimento di moltiplicatori e bonus per gli abbattimenti in combo).
Si parlerà velocemente del comparto sonoro per rimarcare l'ottima scelta di includere il buon doppiaggio originale (eventualmente condito di sottotitoli in Inglese) e per dare conto delle musiche sempre azzeccate, con variazioni dall'idilliaco al minaccioso a seconda delle svolte della trama.
Effetti sonori cartooneschi completano l'esperienza, riducendo ulteriormente un senso di "violenza" già di per sé inesistente persino dopo abbattimento di interi squadroni in formazione.
In sintesi: una piccola perla. Tanto più apprezzata perchè inaspettata.
VOTO 8