Credo che Ubisoft sia per qualche motivo totalmente incapace di affrontare un certo tipo di tematiche con il rispetto e la qualità che meritano.
Valiant Hearts è un gioco schizofrenico, che non sa apparentemente cosa vuol fare da grande.
E questa pluralità malriuscita si esprime più o meno in tutti gli aspetti. Dal gameplay che alterna senza costrutto rhythm-game, fasi sparacchine tematicamente fuori posto, fasi da puzzle-adventure game a tratti soddisfacenti, molto più spesso astrusi. Non nella difficoltà, ma nella logica soggiacente. Ci si ritrova di fronte un enigma dalla soluzione assolutamente apparente, ma in cui mi viene da chiedermi come sia possibile che tale soluzione abbia senso. Sono baggianate tipicamente videoludiche, ma che minano la forza dell'elemento principale del gameplay, almeno numericamente.
Lo stesso dicasi per la narrazione. Il gioco si pregia (e spesso ci riesce) di rappresentare il reale costo umano della guerra, e il suo significato per le esistenze di coloro che travolge, e raggiunge questo obiettivo anche grazie alla sua mancanza di manicheismo, e alla sua inclusività nei confronti di tutti coloro che in quella guerra si ritrovarono, poco importa da che lato, ma per qualche motivo non riesce a limitarsi a ciò, e innesta una sotto-trama a base di vendetta e super-cattivo che più cattivo non si può che smontano l'impalcatura. Non ho onestamente idea del perché di questa scelta, forse la paura di non risultare abbastanza coinvolgente, ma il risultato è un gioco che si fa lodare più per le sue premesse che per il risultato finale.
E nel finale si concretizza questa dicotomia, quando in una scena assolutamente pregna e significativa infilano un brandello di dialogo che ne sconfessa totalmente il messaggio, almeno per quella che è la mia sensibilità.
Elogio Ubisoft per averci tentato, ma si merita una decisa bastonata sulla testa per un risultato finale insufficiente, lacuna resa ancora più dolorosa dal fatto che vi sono effettivamente momenti in cui riesce nello scopo prefissato. E sono momenti di rara qualità.