Brothers è fondamentalmente un art game, come Journey e Limbo, e criticare un art game perché c'è poco 'gioco' in senso stretto è come smontare una commedia sentimentale perché manca l'azione.
Detto questo, la fase in cui i due fratelli sono legati con la corda è ottima proprio dal punto di vista meccanico, c'è poco da fare. Il gioco non è assolutamente solo arte, c'è anche del gameplay valido e soddisfacente qui. E poi è pieno di chicche, ma i segreti li avete sbloccati? Dai sono una figata, tranne uno che è troppo astruso stile stelle di Braid (e guarda caso c'è una stella anche lì LOL). Quindi direi tanto potenziale e tanta potenza, non tanto potenziale e basta.
Mah, Limbo è un bel platform.
Journey non l'ho provato ma penso che mantenere il paragone su questo, Dear Ester, To the moon, etc., poteva avere senso.
Con Limbo secondo me si va un po' in contraddizione.
Non sono certo di quale sia il senso stretto nella valutazione di un art game, ma se tale
prefisso deve diventare una gabola per evitare valutazioni sul gioco, quantomeno ci si risparmi il
suffisso. E parlo in generale.
Io personalmente il gioco l'ho acquistato incuriosito dalle meccaniche. Non penso di essere il solo.
Tu stesso entri nella valutazione del gameplay quindi non mi è ben chiaro cosa ci sia di così incontestabile in questo.
Per il resto credo di aver dato la giusta importanza a quella che Fabrizio meglio di me, ha definito "l'esperienza" di Brothers nel suo complesso. Esperienza che anche per me come scritto, è stata tutto sommato positiva.