Mah, IMO, il punto è che risposte come la sua e pure quella di Blow fanno capire bene come anche loro in prima persona cerchino il gossip e il trollaggio. Lo fanno per costruirsi un’immagine e farsi pubblicità.
Si tratta di visioni e atteggiamenti volutamente ottusi, tracotanti, ignoranti e provocatori. Gli esempi riportati in quell’occasione non sono significativi dell’attuale panorama nipponico, il quale sta vivendo più un declino dal punto di vista tecnologico che sul piano concettuale, ambito in cui ha ancora ha molto da insegnare al game design occidentale mainstream, maggiormente piatto, massificato, nonché guidato (giusto Blow accenna a questo fatto, menzionando gli FPS/TPS, ma in maniera molto vaga).
Neanche un dodicenne con sei anni di vita videoludica alle spalle avrebbe argomentato in quel modo e con il sottofondo di risatine da bulletti della prima elementare. Altro che hipster fighetti e saccenti, siamo proprio al ridicule.
Ovvio che lo facciano di proposito e ovvio che cerchino lo scontro o sarebbero da ricoverare per seri problemi nel relazionarsi con il mondo. Anche il fatto di stronzeggiare e “cancellare” FEZ 2 è una manovra pubblicitaria per manipolare gli haters, che poi diventano i fan più incalliti quando non hanno più la pappa.
È il sistema giornalistico web americano che ha voluto questo, per fare visite, per riempire le homepage di aggiornamenti su ogni twittata. Sia la “massa” che gli sviluppatori si sono adeguati a questo approccio basato sul gossip e, dal mio punto di vista, non ci sono vittime né carnefici… solo persone stupide per limiti personali (haters cialtroni) e finte stupide per furbizia (sviluppatori paraculi), che mettono in piedi un teatrino grottesco al fine ultimo di avere visibilità o lo warholiano quarto d’ora di fama.
Per me, se stessero zitti su entrambi i fronti mi farebbero un favore. Che gli sviluppatori sviluppino e prendano i ricavati del loro lavoro, mentre i giocatori giochino e paghino per divertirsi. That’s it.
Detto questo, condivido la base del discorso di Gatsu nel suo articolo, tanto che, se avessi ritrovato le fonti, avrei bissato nella stessa rubrica con l’esempio della lettera aperta di uno sviluppatore di Dragon Age II (mi pare), che ha deciso di chiudere baracca e burattini senza tanti piagnistei, in maniera discreta e portando motivazioni mature, che mettevano in evidenza come la sua sensibilità personale non gli permetteva di sostenere oltre l’ignoranza degli haters, la quale era diventata disumanizzante.
Su questo tipo di accanimento sono assai d’accordo con Tommaso. Ma il caso Fish per me è solo una carnevalata tra un furbetto e un gruppo di cialtroni, senza se e senza ma. Piuttosto che provare un briciolo di empatia per lui preferisco tagliarmi le palle.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa uno come Tom Bissell in merito… 10 a 1 che risponderebbe “bullshit!”