e anche questo FFXV, dopo 38 ore e poco più, è archiviato.
Alla fine, più film e cutscene un po' copia incollate assieme che gioco vero e proprio: a parte il gimmick di Umbra e della possibilità di "rivivere il passato", l'area di gioco in senso proprio (l'open world di pre-Altissia) viene IMHO abbandonata troppo velocemente: il resto del gioco è una sorta di corridoio, o poco più, nel quale più che la necessità di portare a conclusione un racconto risalta l'esigenza di "chiudere" qualcosa che era evidentemente sfuggito di mano per troppo tempo.
Pregevoli scorci in CG e a tratti esaltante epicità scenica (le summon), ma i lucciconi che pià di qualcuno mi aveva "anticipato" qui non sono scattati: probabilmente è mancata empatia sin dall'inizio col gruppo di amici, e la narrazione schizofrenica unita all'avido spezzatino dei DLC individuali mi ha impedito di sentire la storia per quanto dovuto.
Il battle-system, alla fine, può anche risultare accettabile, divertente a tratti, ma soffre di eccessivo affollamento (con conseguente caciara), di una telecamera assassina (soprattutto quando di mezzo ci si mette pure la boscaglia bassa) e - soprattutto - di eccessiva facilità: giocando a normal non c'è stato modo di morire (unico game over durante lo scontro finale, e solo perchè non avevo esattamente capito cosa stesse succedendo a schermo...), e senza manco abusare di curativi. Se in un gioco uno deve crearsi la sfida in modo artificiale facendo finta che non esistano pozioni o buff, c'è un evidente problema di bilanciamento: fai qualcosa, metti un limite al numero di pozioni che puio trasportare, falle pagare di più.
Mancanza di sfida QUINDI mancanza di tensione, tedio alla lunga.
Gli do un 7 per lo sforzo (assurdo) sui valori produttivi (video e audio), ma se non si fossero trastullati in minchiate per anni, perdendo di vista il focus (il gioco), sarebbe potuto essere molto più di così.
Andem Innanz