Io l'ho quasi finito dopo una lunga sessione stanotte e posso dirvi che dal punto di vista artistico ha ben pochi rivali. Tecnico, nessuno. Dai volti dei personaggi ai dettagli degli ambienti, agli effetti visivi durante gli scontri a fuoco (vedi esplosioni, fumo) alle animazioni anche dei npc.
Ottimo il doppiaggio, ottimi i dialoghi. La fase sparacchina è discreta, nel senso che oltre a non offrire niente di inedito, non ci sono sezioni memorabili. Arriva in un area, aspetta che saltino fuori tutti i nemici, falli fuori riparandoti dietro le coperture e procedi oltre. Ma questo diciamo che è quello che avviene un po' nella maggior parte dei giochi di questo genere.
Per chi cerca la risposta sony a gears of war, fa non bene ma benissimo a stare alla larga da the order 1886. Per chi invece cerca un'avventura incentrata sulla narrazione, su una valida trama, con qualche leggera fase shooter, immediata, semplice nella meccanica, allora si troverà a suo agio.
@ Bilbo Il link che ho postato prima era perché condividevo il passaggio sui voti.
@ Samelost Un videogioco non deve divertire necessariamente. Deve intrattenere.
Il peggior difetto di questo titolo è che è stato spacciato per quello che non è e che non poteva, voleva, doveva essere, ossia uno sparatutto in terza persona. Probabilmente se dall'inizio avessero detto che si trattava di un adventure con una spruzzata di shooter, forse l'accoglienza sarebbe stata diversa.
Io però mi sento emotivamente coinvolto ed appagato. Era il gioco che volevo, mi sta bene così.
Io lo considero non un capolavoro o un titolo memorabile, bensì un ottimo esercizio, esperimento, in attesa del seguito che sicuramente colmerà quelle che per molti sono lacune (multiplayer, durata in primis)
Io mi aspetto bivi, armi upgradabili, qualche capitolo in piu' e coop.
Quello che voglio far capire io in questi giorni non è difendere The order.. Quello che deve e emergere è come il settore giornalistico sia sottomesso ad esigenze editoriali che seguono l'andamento delle voci del web.. E ciò va a minare i prodotti stessi e i futuri investimenti.
Far capire quanta influenza hanno youtuber/blogger nei confronti della massa, cosa che loro stessi non sanno/non ammettono.