mmmmm
attenzione che la classica é molto più rigida del pop dal barocco in poi a parte qualche composizione sperimentale contemporanea o qualche parte determinata di concerti, dove comnq gli "interpreti" tendono a riprendere la variazione di XY piuttosto che "inventare". La classica e la concorrenza tra interpreti hanno una valenza quasi sportiva e altrettanto poco musicale.
In classica tutto interpretazione inclusa viene scritto ed insegnato.
Poi vien fuori Nigel Kennedy e si incazzano.
Ma é più manovalanza la viola in orchestra da 50 o il batterista di una tribute band?
Direi entrambi allo stesso modo, la prima può avere il vantaggio di suonare musica "migliore", pensata e scritta meglio, e quindi grazie a questa di dover guardare maggiormente interpretazione etc nonostante poi non svetti e quindi "innalzarsi".
Il batterista della tribute band può avere lo svantaggio che la musica che deve suonare é in sé non granché ed é quindi musica che può svettare solo grazie alle doti di chi l'ha inventata ed era tutt'uno di fatto con essa.
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in realtà jazzisti e bluesisti fan molte "cover"
Aldilà che concordiamo su "chi non crea = merda"
Eh
Ma faccio notare che il discorso non é così semplice