Io avevo un professore di musica piuttosto in gamba... Era violinista e docente al conservatorio.
Al posto del flauto usavamo delle tastiere (niente di che, le classiche Casio da 50-100mila lire), inoltre ci faceva ascoltare qualcosa ogni tanto.
100.000 lire ad alunno comprate dai genitori nella scuola pubblica?
Nelle scuole italiane la musica non ha posto purtroppo.
Nei paesi nordici e in UK e' normale avere il proprio gruppetto musicale a scuola e rimanere dopo scuola per fare le prove anche perche' ci sono le strutture adatte.
Sì che qui la situazione sia tragica lo noti dalla reazione del pubblico ai concerti in Italia o nel centro/nord Europa (noi suoniamo una musica che forse perché molto "semplice" viene ritenuta difficile, tipo "suona Re"qui ma ci sono molti link a destra:
http://www.youtube.com/watch?v=8exDZLQnqps), non nel senso che ci siano più e meno applausi anzi ma noti dalle domande che ti vengono a fare dopo i concerti, da quali passaggi vengono apprezzati e dalle cantonate "tecniche" di molti troppi pseudo giornalisti musicali italiani.
Ma anche in USA pur slegati dalle parrucche classiche é un'altra storia.
---
Ma forse un esempio più chiaro é che qualche anno fa un assessore nella provincia di PR mi aveva chiesto di dare un breve corso di lezioni per l'Università Popolare, che é piuttosto democratica di base chiaramente.
Me lo chiede per le esperienze con musicisti da varie parti del mondo* quindi ok accetto e preparo 6-7 lezioni relative l'esperienza diretta con le varie culture musicali.
Il problema si pone nel momento in cui per spiegare chiaramente e velocemente la musica di una determinata regione del mondo diviene comodo fare confronti con le basi della cultura musicale occidentale, che sia classica o pop qui non importa. Che nessuno conosce

quindi bòn il corso si trasforma in un corso base della musica occidentale con qualche accenno risicato ad altro.
Ecco questa mancanza di base culturale é disarmante e probabilmente voluta sia dei berluscones/p2 per i soliti motivi di potere sull'ignoranza con una virata specifica verso lo spettacolo che se vendi varietà simil colpo grosso ti viene anche buono non far credere esista altro (a parte che poi cmnq tutti vedrebbero colpo grosso comnq

).
Ma anche da Conservatori (scuole di musica non partiti) e simili che essendo molto vecchi conviene loro far credere che la "cultura musicale" siano solo loro stessi(che arrivano a Mahler perché già un Ligeti é troppo moderno) e che tutto il resto da Cage a Garbarek a Ravi Shankar a Reich a Subotnick sia equiparabile alla colonna sonora di Colpo Grosso e ai Jalisse.
Ricordo che ad Oslo ogni sera alle 23.00 sulla tv pubblica c'era un documentario bbc o altro sulla storia della musica, spesso contemporanea. Che fosse John Cage o Syd Barrett.
Non é un caso che la televisione italiana passi solo concerti mattinieri dei classici più classici per poi saltare a quel varietà che é sanremo o festivalbar. Con il in parte meno peggio del politicizzato primo maggio. Senza andare su Alva Noto ricordo che fino a qualche anno quasi nessuno qui sapeva chi fosse Roger Waters.
Eh.
Poi a suon di concerti a suo nome anche in Italia han cominciato a ricollegarlo a another brick in the wall pt.2
Della musica contemporanea reale in Italia non si sa praticamente nulla, c'é solo spinta al limite ad imitare qualche idolo o sentirsi parte di una certa congrega (chessò death metal anch'io anch'io o jazz/blues americano anch'io anch'io)
E' un paese dove un'agenzia stampa/management grosso per promuovere Allevi si é potuta permettere di presentarlo come "il nuovo Mozart" (aldilà delle qualità é comunque in realtà tecnicamente un "nuovo Clayderman") in un paese con cultura musicale un minimo radicata tipo Germania gli avrebbero riso tutti in faccia e sarebbe stato un boomerang al pari di una berlusconata come di fatto é.
* lavorare con ad esempio questi: https://www.youtube.com/watch?v=lP5XFvucDlo non é eguale che lavorare con questo: https://www.youtube.com/watch?v=LxdlKcehcaM o: https://soundcloud.com/default-corporation/relaxin-drones
serve probabilmente una cultura musicale solida ma piuttosto aperta
---
A proposito di Alva Noto un altro esempio lampante di qualche me fa.
Concerto a Parma di Ryuichi Sakamoto e Alva Noto.
La responsabile del teatro designato si permette di scrivere nel contratto con il promoter nero su bianco che il teatro, pubblico che lei gestisce, gli viene noleggiato a prezzo pieno perché tale concerto NON é di interesse culturale.
Ok per Noto serve un minimo di cultura musicale ancora e a lei essendo responsabile del secondo teatro della città non é richiesta evidentemente... però Sakamoto cristo gli han dato pure l'oscar quei vaccari degli americani, per un film tra l'altro di Bernardo Bertolucci che é pure di Parma...
Ecco una roba di questo tipo solo in Italia, e non in tutta Italia fortunatamente.
E la mancanza di cultura musicale generalizzata ne é causa, conseguenza, e rende impossibile arginarne i fenomeni.