Per me è sbagliato pretendere che un gioco legittimamente del cuore sia anche un successo di metacritic.
Credimi, a me Metacritic non interessa proprio.
Non mi interessava nemmeno quando ci finivo sopra.
Lo tiro fuori per fare bagarre sul forum, praticamente solo in casi in cui la 'recezione generale' di cui dovrebbe essere specchio, ammetto, mi genera un sentiment à la Sapkowski:
Però finisce lì.
Pensate quanto bramo di conoscere la valutazione di Paolino97, redattore con uno storico di 8 politici dati a tutti, pagato 10 euro lordi ad articolo, che se l'è giocato in due giorni e che fino all'altroieri ha sempre sostenuto di prediligere la terza persona.
Di Giorgello, storico giornalista di settore di 40 anni e rotti, uno dei pochi in Italia a farlo di professione, con uno stipendio dignitoso che gli permette di campare giocando per lavoro, che ci ha dato dentro per una settimanella, ma non ha questa gran manualità, con l'evoluzione degli zombie game si è fermato all'incirca ai tempi di Resident Evil 4, perché poi ha prediletto PlayStation 3 e si è dunque perso il pieno della novella di Dead Rising, le sperimentazioni marce di State of Decay, il fenomeno Left 4 Dead e la Modalità Zombi dei CoD non se l'è mai kakata, e crede nel mantra "il testo per i lettori, il voto per i publisher".
O di Antonietto, la massima eminenza nostrana e uno degli scribani più competenti a livello internazionale in fatto di survival, quelli nel senso proprio del termine, alla Ark, The Forest, Unturned, DayZ e compagnia, che trova il gioco troppo fesso, permissivo, privo di spessore e financo rifinito, anche se la storia per sua stessa ammissione e in uno slancio semplicemente unico di onestà intellettuale se l'è giocata pochino, preferendo focalizzarsi sulla coop enunciando pro e contro dettagliati rispetto a quella di Dead Island, di quelli che interessano giusto a chi ci ha macinato almeno una sessantina di ore. E poi sulla modalità competitiva, Be The Zombie, con un'opinione pesantemente filtrata dalla sua esperienza come pro di clan di prestigio europeo di Aliens Vs Predator e di un collettivo di creator di Killing Floor.
O di Michelino, firma incrociata tante volte negli anni, anche ad aperitivi e cene organizzati senza che ci fosse un evento stampa di mezzo. Ti sta simpaticissimo e gli vuoi pure bene, ma è la proverbiale persona che quando ci parli di videogiochi non ti ci trovi quasi mai d'accordo. Al punto che ci si è detti un fracco di volte "minchia, bro', non capisci proprio un cazzo".
Tutti personaggi che finiscono nel calder-merdone di Metacritic.
Assieme al voto su Dying Light 2 di qualcuno che in realtà voleva dargliene un altro, di insufficienza, ma c'aveva paura delle rappresaglie della sua community dopo essersi scottato negli ultimi anni con diversi casi e all'embargo ha aspettato a uscire, preferendo dare un'occhiata alle valutazioni della concorrenza, per poi infine pubblicare il suo pezzo di "critica" con un voto allineato alla media corrente.
Per la cronaca: due persone di queste cinque sono reali.
Vi lascio scoprire chi.
E sono reali le persone che VOGLIONO STARE nella media di Metacritic.
Mica dire la loro.
No, si definiscono contente se c'hanno preso, ritrovandosi allineate al Metascore.
Ne conosco almeno 7/8.
Per me puoi pensare quello che ti pare del gioco, lo dico veramente.
E poi adoro i tuoi tentativi di revisionismo, ogni volta che ne hai l'occasione.
Però questo tuo appellarti a quella robaccia o cercare di darle delle chiavi di lettura di un certo costrutto, boh, son cose di cui sinceramente non mi capacito, vista la tua esperienza e la tua intelligenza.