Qui c'è una piccola guida sul bonus mobilità. Tra le cose più sensate trovo l'erogazione del bonus, a partire dal 2021, collegata alla rottamazione di veicoli (auto e moto) a motore: è esattamente la direzione da intraprendere, nel paese che ha uno dei rapporti più alti tra auto e abitanti (rapporto che si alza ulteriormente se si considera anche l'estensione del territorio: in parole povere, non sappiamo più dove metterle).
Con tutti i suoi limiti (ad esempio non s'è capito quanta parte del fondo di 120ml sarà stanziata per i soli incentivi, tant'è che all'inizio circolava la paura che qualcuno potesse rimanere senza, a fronte di una spesa già affrontata), l'iniziativa è sacrosanta, ma da sola serve a poco. E' il classico lancio di soldi a pioggia ai privati cittadini dietro cui ci si ripara per dire 'eh, abbiamo favorito la mobilità sostenibile!'.
Ok l'aumento del parco bici/altro, ma senza le infrastrutture non si va da nessuna parte: se a Roma la percentuale di ciclisti passasse di colpo dall'attuale, ridicolo 1,7% anche al 5%, non è che la città diventerebbe improvvisamente sicura: ci sarebbero meno macchine (ma non tante meno quante le bici in più, perché parte dei nuovi acquirenti magari prima usavano i mezzi pubblici e intendono usare il nuovo mezzo per garantirsi un maggiore distanziamento), ma le strade sarebbero sempre lo stesso scenario di carneficina che sono oggi.
D'altra parte ci vorrebbero amministrazioni intelligenti e attive, con proposte consolidate sul tavolo (QUESTO era il momento!) e una burocrazia non elefentiaca per i trasferimenti di fondi. Certo, così apparirebbe subito che 120ml sono una cifra troppo bassa per dare una svolta decisa.
Riassumendo: meglio che ci sia, anche in questa forma, anche perché continuo a vedere incentivi di migliaia di euro per l'acquisto delle auto (e nessuno se ne lamenta). Ma è un passettino, eh.