Mi meraviglio di chi si meraviglia del crollo della produzione industriale.
Un'economia basata totalmente sull'export, obiettivo realizzato svalutando il lavoro e quindi facendo crollare la domanda interna, al primo cambio di vento internazionale (in questo caso un rallentamento globale in arrivo) viene subito danneggiata. Soprattutto se ha delle debolezze interne (tipo un governo che non governa e fa solo sparate propagandistiche).
Ma del resto non facciamo politiche industriali dalla fine degli anni '80, non c'è nulla di cui stupirsi.