http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2017/01/26/euro-barca-nel-mare-in-tempesta/Un interessantissimo articolo del Sole 24 Ore su euro, lira e scenari apocalittici. Molto ben documentato e obiettivo.
Da sottolineare, in particolare, questi passaggi:
Va sottolineato che il debito contratto dall’Italia tramite il Target2 rientra nella normale operatività di un mercato monetario unico, come sottolineato dallo stesso Draghi. L’entità del debito raggiunto in Italia, e negli altri paesi periferici come Spagna (330 miliardi), Portogallo e Grecia (entrambi circa 70 miliardi), è però un segnale delle tensioni ancora presenti sui mercati finanziari internazionali. Senza l’intervento straordinario della BCE, con operazioni quali i finanziamenti LTRO/TLTRO e gli acquisti di titoli di Stato con l’SMP e il quantitative easing (QE), il Target2 non avrebbe potuto svolgere una funzione di camera di decompressione per i paesi in difficoltà. Questi ultimi avrebbero quindi avuto seri problemi nel rifinanziare l’ingente debito estero, contratto per buona parte prima della crisi. Il saldo a debito del Target2 non è infatti altro che una forma di debito verso l’estero.
e:
Ciò che dovrebbe essere chiaro a chi propone di abbandonare la moneta unica, per tornare alla lira, è che tale montagna di debiti è espressa in una valuta estera (euro, dollaro, yen, ecc…), per cui riappropriarsi del potere di emettere moneta domestica non ci aiuterebbe. Al contrario, questa scelta potrebbe peggiorare drasticamente la sostenibilità del debito a fronte della prevedibile, e auspicabile da chi propone di abbandonare l’euro, forte svalutazione della rediviva lira.
Probabilmente l’unica via di uscita sarebbe quella di non pagare buona parte di questo debito estero, ovvero dichiarare il default. È facile attendersi che i contraccolpi finanziari, sia per il nostro paese sia per l’intera economia globale, sarebbero molto rilevanti, tanto da far apparire uno stormir di fronde quanto accaduto all’apice della crisi della Grecia. Come ogni debitore che perde reputazione e capacità di accesso ai finanziamenti dopo un fallimento, anche l’Italia, dopo un default di portata immensa, si troverebbe tagliata fuori dai mercati finanziari internazionali per molti anni.
Ah, le impossibili soluzioni semplici ai problemi complessi...
Però la Francia potrebbe precederci:
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2017-01-31/i-piani-marine-tornare-franco-senza-togliere-l-euro-164756.shtml?uuid=AEJlnVLAh, la cara, vecchia, uscita a destra dalle crisi economiche, proprio come dopo il '29!