Dal mio punto di vista a torto, il ragionamento è semplice. Una volta data la fiducia, il M5S sicuramente si bruciava buona parte dell'elettorato, prima o poi si sarebbe mostrato insofferente perchè avrebbero rimandato le riforme tanto attese gli amicici del PD.
Che si fa allora?Voto di fiducia, ma a quel punto arrivava il socio occulto a dare una mano e continuavano come se nulla fosse. In tutto questo il M5S si bruciava e perdeva la fiducia del suo elettorato, gìgì su tutta la linea.
Precisamente.
Il M5S aveva l'alternativa di: dare fiducia e venire cancellato a) come conseguenza di questa stessa scelta, e anche b) per i successivi INCIUCI (garantiti) che l'avrebbero esautorato e ridicolizzato; oppure di resistere e salvare almeno la coerenza, con la possibilità di sopravvivere per il futuro, quando si spera che potrà offrire qualcosa di più concreto della protesta (la quale potrà comunque ancora guidare una parte del suo elettorato, che invece con la fiducia avrebbe gridato al tradimento).
Che si possa genuinamente pensare ad una buona fede del PD e di LettaLettaLetta nell'ostentare proposte che fino all'altroieri venivano soltanto dal M5S, mi induce solo a pensar male di chi espone l'idea. Perciò non ci voglio pensare e non ne voglio discutere. È come credere a Moratti che da un giorno all'altro dice "ma sì, potremmo valutare di ridare gli scudetti alla Juve".
Certo, il grosso problema è la situazione pericolante della nazione, e in circostanze "normali" sarei d'accordo che al duro&purismo bisogna preferire la realpolitik. Ma se pensate che la realpolitik dei nostri onorevolminkia possa pensare PRIMA al Paese e POI alle poltrone e al Berluska, offendete la vostra intelligenza.
In questo momento il M5S può SOLO affidarsi al duro&purismo, perché nella posizione di "cane da guardia", è facilissimo prevedere che QUALSIASI fallimento di QUALSIASI riforma potenzialmente positiva sarà imputato tutto e senza discussioni al M5S - anche quando, naturalmente, sarà solo da imputare agli interessi dei soliti qualcuno.
Poi nessuno dice che il M5S è il messia che salverà l'Italia. Si sta solo dicendo che il M5S ha fatto tremare un bel po' di culi, e che è meglio che continui a farli tremare, facendo emergere chiara e tonda l'ipocrisia del
governissimo! e di chi lo compone. Magari qualcuno comincia ad accorgersi che i nostri
politici di professione se ne strasbattono dell'imprenditore che si dà fuoco.
Poi certo, tutto questo presuppone che alcuni degli italiani che
che piaccia o no, il 30% ha votato democraticamente, improvvisamente sviluppino una coscienza critica e una memoria (e magari la consapevolezza che se i loro figli e nipoti stanno con le pezze al culo e ti devi pagare le medicine che ieri ti pagava lo Stato, la colpa è anche loro che hanno continuato a votare le mummie e i presidenti operai piuttosto che perdere qualche piccolo privilegio accumulato negli anni in cui il solo padre lavoratore poteva mantenere tutta una famiglia). Forse è un eccesso di ottimismo. Forse, eh. Forse.
Siamo sempre in emergenza, un Paese SEMPRE in emergenza che ha bisogno che la democrazia sia sospesa.
Come ho detto sopra, e ripeto volentieri.