Senza perculare, Spritz, non sto dicendo che i due siano contro l'euro. Sono contro questo tipo di euro, come tutti i maggiori economisti mondiali e premi nobel, perchè è una moneta creata senza le necessarie fondamenta (unità politica, prima di tutto) e che è stata partorita sapendo che ci avrebbe portato al disastro che stiamo vivendo. Poi che i due abbiano voluto precisare che preferiscono l'euro (ma non questo euro, bada bene, e mi sembra si intuisca bene nei loro discorsi) alle possibili alternative non ci piove: uscire potrebbe essere la strada peggiore da prendere in questo momento.
Però non facciamolo passare con "euro è bello e bravo" perchè così non è. I due nobel ovviamente auspicano che le cose vadano meglio, cioè che ci siano le condizioni perchè l'euro sia una cosa buona. Ma, come dicevo, non è detto che ciò accada e l'attuale situazione sembra andare nella direzione opposta. Che non vuol dire torniamo alla Lira ma che non tutto quello che dicono gli antieuro sono cazzate quando l'essere antieuro vuol dire "essere contro questo modo di avere l'euro". Gli stessi grillini, per tornare a cose a noi più vicine, si sono resi conto che il tema andava approfondito e adesso parlano di cambiare l'europa per restare nell'euro (oppure via l'euro). A queste condizioni, quelle che stiamo vivendo, io penso che pure i due nobel di cui sopra siano d'accordo nel dire che l'euro non va bene.