Un governo che ci fa ritornare al 2008, nostalgia (del resto non c'è stato ricambio nelle classi dirigenti nemmeno a destra ed i nomi quelli sono, non ne hanno altri).
L'unico dramma è che questo governo sarà quello che porterà a compimento il processo di smantellamento della Repubblica iniziato nel 1992 e la cosa si chiuderà col botto: l'autonomia differenziata sarà di fatto la fine dell'unità nazionale ritornando al modello pre-risorgimentale, con la Germania nei panni degli austro-ungarici ed il lombardo veneto (con l'aggiunta dell'emilia-romagna) nei panni... del lombardo veneto.
Del resto non poteva esserci conclusione più degna per la Seconda Repubblica, quella del maggioritario, della "governabilità", del principio di "sussidiarietà", dell'applicazione coatta dei precetti ultra-liberisti di Maastricht. Cioè, guardando i presupposti non poteva proprio finire diversamente.
L'unica speranza è che quando si crolla poi si rinasce e, guerre mondiali permettendo, succederà anche stavolta confidando nel fatto che oggidì i processi politici e sociali sono molto più rapidi rispetto al passato, quindi c'è persino la remota possibilità per la nostra martoriata generazione di riuscire a vedere l'inizio di un eventuale nuovo corso.