La prima considerazione da fare, in attesa di dati più approfonditi su composizione sociale, anagrafica e territoriale del voto è tanto banale quanto scontata: l'agenda Draghi è stata seppellita dalle urne.
Tutti i partiti che hanno sostenuto il Governo Draghi, quello che secondo i media doveva essere il più popolare di sempre, hanno PERSO una quantità gigantesca di voti rispetto al 2018.
Un piccolo confronto:
Il M5S nel 2018 prese oltre 11 milioni di voti, nel 2022 ne ha presi 4,3.
La Lega nel 2018 prese 5,7 milioni di voti, nel 2022 ne ha presi 2,5.
Forza Italia nel 2018 prese 4,7 milioni di voti, nel 2022 ne ha presi 2,2
Il PD nel 2018 prese 6,3 milioni di voti (e già fu un crollo), nel 2022 ne ha presi 5,3.
L'unico partito che è cresciuto esponenzialmente è Fratelli d'Italia, che nel 2018 prese 1,3 milioni di voti e nel 2022 ne ha presi 7,3 milioni, non a caso l'unico rimasto all'opposizione di Draghi (vera o finta che sia).
Non puoi presentarti alle elezioni con un programma (parlo di Lega e 5S) e poi sostenere senza indugi un governo come quello Draghi, che fa cose totalmente all'opposto.
In queste settimane di campagna elettorale ogni volta che facevamo un comizio, un'iniziativa pubblica, un volantinaggio, per strada, in piazza, ai mercati generali, alle fiere, le persone con cui riuscivamo a parlare ci dicevano tutte la stessa cosa: "io ho votato 5S\Lega, una volta andati su hanno fatto tutto il contrario"
Dove sono finiti questi voti? A giudicare dall'affluenza soprattutto al sud, nell'astensionismo per quanto riguarda il M5S, in un travaso da Lega a FdI per quanto riguarda il centrodestra (che più o meno mantiene la sua base sociale seppur ridimensionata: quanti voti prendeva il Popolo delle Libertà nel 2008? Ve lo dico io: 17 milioni; quanti ne ha presi nel 2022? 12,3 milioni).