Come volevasi dimostrare. Corbyn ha pagato alla grande i tentennamenti sulla Brexit e la proposta folle di un secondo referendum, mentre la piattaforma conservatrice di Johnson, che è stato chiarissimo e netto sull'uscita dall'UE, ma che lo farà da "destra", cioè continuando ad applicare le solite politiche, ha colto l'umore e la volontà popolare che di UE proprio non ne voleva sentir parlare.
Ho seguito, sia indirettamente (tramite i media) che direttamente (grazie a vari amici e\o parenti in UK) la campagna elettorale ed è stata TUTTA incentrata sulla Brexit. Corbyn ha provato a metterci altri contenuti ma l'unico tema è stato questo.
Ora, il problema per i ceti popolari inglesi, è che i tories continueranno a fare i tories per come sono stati dal 1979 ad oggi e cioè continueranno a privatizzare tutto (c'è già un mezzo accordo con Trump per far entrare le compagnie assicurative americane nel sistema sanitario inglese, anticamera della sua privatizzazione completa), ad abbassare le tasse ai ricchi, a tagliare la spesa pubblica, ecc...
E sarà un monito molto importante per chi, dalle nostre parti, crede che un'uscita dall'UE sia da fare a prescindere da chi la porta avanti. Ci sono due modi per uscire dall'UE: uscire per fare le stesse politiche (che equivale ad un disastro talmente grosso che sfocerà quasi sicuramente in una soluzione autoritaria per gestire il caos sociale) oppure uscire per cambiare rotta. Nel primo caso è ovviamente meglio rimanere dentro.