Ma non si tratta solo della regola del 3% e non sto giustificando la Francia che, come tutte le nazioni compresa l'Italia, pensa solo ai suoi interessi.
All'Europa interessa più il deficit strutturale che in base ai trattati (che l'Italia si è impegnata a rispettare) va diminuito come ogni anno dello 0,5% mentre con la vecchia manovra addirittura aumentava dello 0,8%.
Ma soprattutto, a prescindere dalle regole e dalle percentuali, ringrazio l'Europa che adesso negli ultimi anni, grazie a dei mezzi di controllo e monitoraggio più efficaci, pone un freno a questi pazzi che a quest'ora avrebbero dilapidato ulteriormente il risparmio degli italiani incrementando inutilmente il debito pubblico con misure che non creano sviluppo ma solo debito.
Debito pubblico che stiamo continuando a pagare a causa di queste politiche mangiasoldi e acchiappa voti che continuano a proporre i politici italiani, e che stanno cominciando a diminuire grazie al freno dell'Europa.
Debito pubblico che non scenderà mai se non veniamo continuamente controllati dall'Europa.
Se a quest'ora non avessimo avuto questo macigno del devito pubblico saremmo più ricchi della Germania.
Già la loro marcia indietro ci è costata un casino di miliardi di euro.
Potevano anche pensarci prima invece di aprire lo scontro e di fare questo teatrino.
Finiamola di semplificare sempre tutto con frasi fatte. La situazione è più complessa di quello che i politici dicono in tv alla gente comune.