ho dovuto passar sopra a contraddizioni varie perché lo scrittore ha voluto così (non ricordare il passato fino a quando non succedono determinati eventi è un concetto troppo facilone per esempio).
Dici che sia "facilone"? A me pare l'esatto contrario, risulterebbe a tutti evidente e lapalissiano che un se stesso del futuro debba ricordare qualsiasi cosa del suo passato che abbia già compiuto. Ma questo è un concetto di tempo lineare, che con il "loop" non c'entra niente. Il problema nasce quando questo passato viene modificato e il soggetto del futuro non si trova più nel suo tempo ma in quello in cui i fatti stanno avvenendo, perchè di fatto egli assiste a quella modifica, quindi non può ricordarla, essendo il tempo una percezione individuale, ma può solo viverla sul momento.
Questo oltre ad essere coerente, visto che non esiste teoria sul viaggio temporale che si possa definire coerente con la verità ma solo con se stessa, ha anche una valenza narrativa, perchè il soggetto proveniente dal futuro non può vedere modificata la sua percezione emozionale degli eventi (è tornato indietro per salvare la sua amata, la motivazione resta quella per sempre) sulla base della modifica degli stessi, il che sfocia nell'ineluttabilità di un destino che di fatto è deciso dalla volontà emotiva prima che dagli eventi, e a cui si può porre rimedio solo strappandosi letteralmente dal ciclo di personalismi.
La stessa identica cosa la vediamo nella saga di Soul Reaver, che sappiamo come finisce e perchè finisce in quel modo.
Sinceramente non riesco a vedere o ad immaginarmi buchi narrativi, il film mi è scorso davanti chiaro nei suoi meccanismi, e mi sono preoccupato solo di seguire come il tempo e i fatti agissero sulle persone, non come le persone agissero su di essi, perchè ritengo che il tema della pellicola fosse questo.
Ma potrei sbagliarmi...