Condivido. Per me l'online può essere un di più, un approfondimento, un qualcosa da esplorare quando da un gioco ho spremuto tutto lo spremibile.
Aggiungo che non mi esalta l'idea della generazione casuale, perché l'intenzione sarebbe quella di rendere il tutto un po' più vario. Ma vuol dire anche che il tutto è un po' meno corposo. Vuol dire che dietro il dungeon non c'è un'idea di level design...
Alla fine, al di là del motore e del background newyorkese piuttosto fragilino, hanno rifatto dungeon hack.
E dungeon hack era non altro che un Eye of the Beholder con i dungeon generati casualmente. Scusate, sto parlando della preistoria. Una copia di eye of the beholder l'hanno trovata in una tomba etrusca