La tua, come la mia, come quella di CdP sono interpretazioni.
Il nodo del discorso non sta nello stabilire cosa sia o non sia il tal elemento narrativo, piuttosto in quale modo il concetto sia stato trasmesso nel gioco.
Insisto: la caccia dei libri È leggenda, è presentata e la percepisci così. È una variabile incomprensibile ed imperscrutabile da Geralt. Non completamente dal lettore, forte di un punto di vista privilegiato (ma non scontato, devi fare i compiti e bene e ci vuole tempo)
Ho capito che intendi, per come presenta i cattivi, il gioco è sicuramente molto deficitario, come giustamente dici, bisogna fare i compiti del doposcuola per capire motivazioni, progetti, scelte, e conseguenze. Però se il gioco avesse presentato i cattivi in maniera diversa, più oculata, più meticolosa, l'effetto finale sarebbe venuto meno secondo me. Il finale è una interpretazione per esempio, con elementi PRESENTI nell'opera originale, quindi, al massimo possiamo dire che la situazione del cambio di media è stata un problema, e determinante al tempo stesso.
Una postilla.
La saga di The Witcher è una serie di videogiochi creata da uno staff di sviluppatori appassionati dei libri e secondariamente, giochi di ruolo, che non avevano accettato il finale canonico dell'autore perché, a detta loro, troppo amaro e disperato. Così è stato creato una sorta di "what if" che però si rivolge quasi dichiaratamente ai lettori dei romanzi, forse nel disperato appello di unire binomio nerd & lettore a quello del videogiocatore. Ciò non toglie che i libri sono a dir poco determinanti per capire cosa abbiamo giocato e cosa non abbiamo giocato, a mio avviso. E non è mistero [credo] della corsia preferenziale dei giochi verso i lettori dei libri...con quell'impasto funzionale di citazioni e personaggi, fatti apposta per i lettori dei libri, non proprio dichiaratamente per tutti, se devo essere del tutto sincero...quantomeno è una strizzatina d'occhio su multilivello, ecco diciamo così. So che hai perfettamente capito cosa intendo, nel caso, si va dal letto sfasciato sotto al torrione di Kaer Morhen, al Basilisco "tarocco" poco lontano a Oxenfurt.
Citazioni dirette ai lettori, non ad altri.
Secondo me la Caccia non deve essere la Fox Hound per forza di cose.
Deve ingannare anche te come giocatore, e farti appunto pensare che "siano una massa di dementi"...
...quando in realtà sono anche loro "granelli nelle macine del tempo" cit Avallac'
Aggiungo solo un dettaglio sulla faccenda "interpretazioni" (questa cosa mi sta a cuore, non dedichi ore di consultazione di testi polacchi originali, raffonto ed interviste all'autore, pagine dei romanzi e consulatazione con altri appassionati, per mero sport, del resto, ma perché vuoi stabilire i famosi paletti della discussione)
Nei libri, la Caccia viene spiegata bene a Ciri, che in quel momento è il Geralt della situazione, poiché è lei la star dei capitoli a lei dedicati.
"Se l'hai fatto, sappi che i miei Dearg Ruadhri - i miei Cavalieri Rossi, sono in grado di attraversare gli abissi del tempo e dello spazio"
"Ricorda le tue leggende. Leggende su persone scomparse e tornate dopo un anno, solo per vedere le tombe dei loro parenti coperte dall'erba. Dirai che erano pura fantasia, cose tratte da storie? Ti sbagli. Per secoli, le persone sono state rapite, rapite dai cavalieri, dalla Caccia Selvaggia. Rapito, sfruttato e poi gettato via come un guscio vuoto una volta consumato. Ma non aspettarti di essere così fortunato, Zireael. Morirai qui, non vedrai le tombe dei tuoi amici.'
Quindi, lungi da me dire che la Caccia è Leggenda. Per i contadini forse o chi scruta la luna e li vede scorrazzare, ma sono elfi dimensionali. So che non era il punto della discussione, ma mi premeva far presenete anche agli altri avventori del thread che CDPR non sarà stata abilissima a tessere le fila della storia, o tratteggiare i personaggi (il cambio di media è traumatico dopotutto) ma non è che abbiano interpretato poi così tanto conti fatti.